Gradisca, tre serate a teatro dedicate alle lotte per i diritti con Riot Act

Riot Act è una combinazione di tre monologhi che abbracciano ben sei decenni e due continenti, la lunga lotta per i diritti delle persone.

Il prossimo appuntamento con la rassegna "Innesti-Connessioni teatrali affatto prevedibili", ideata da Artisti Associati-Centro di produzione teatrale, è fissato per venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 febbraio alle 20.30 in Sala Bergamas a Gradisca d’Isonzo. Qui sarà proposto "Riot Act" di Alexis Gregory, nella traduzione di Enrico Luttmann, con Massimo Di Michele che cura anche la regia.

Riot Act è una combinazione di tre monologhi che abbracciano ben sei decenni e due continenti. Questo non è uno "spettacolo" ma la testimonianza di tre persone che decidono con coraggio e generosità di raccontarsi. Un resoconto in prima persona della notte allo Stonewall, che ha dato il via al movimento di liberazione omosessuale, il racconto di una vita da drag dagli anni Settanta ad oggi e una straziante narrazione sul boicottaggio della lotta contro l'Aids negli anni Novanta.

Storie vere, racconti, potenti e avvolgenti, ma anche brillanti e dissacranti. Riot Act ripercorre la faticosa lotta per i diritti dal 1969 ad oggi, partendo dalla memoria di ciò che accadde: un grido di battaglia per il futuro. Attualmente viviamo tempi di straordinario progresso, sebbene regressivi in altri termini, ed è per questo che non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna vigilare.

L'impegno di Gregory per questo "spettacolo" è politico, abbraccando un pubblico trasversale, perché vincere nei diritti è segno di civiltà, democrazia e uguaglianza per tutti, perché "il prezzo della libertà è una vigilanza continua". La prevendita dei biglietti durante l’orario di biglietteria del Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo alla Sala Bergamas.

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