Gradisca torna sopra 6400 abitanti, comunità più numerosa dal Senegal

La cittadina ottiene il saldo naturale meno negativo degli ultimi quattro anni, «rinforzare il welfare».

Nel 2022 a Gradisca sono aumentati i nati e diminuite significativamente le morti rispetto al 2021. Ciò ha consentito di ottenere il saldo naturale meno negativo degli ultimi quattro anni, paragonabile solo a quello del 2018. Unendo questo dato a quello, sempre positivo negli ultimi tre anni, del saldo migratorio cioè dei trasferimenti da altri comuni o dall'estero verso Gradisca, si ottiene un saldo totale di +24. Ciò fa sì che i residenti in un anno siano cresciuti da 6388 a 6412.

Dato confortante considerando che per il secondo anno consecutivo il numero di gradiscani è aumentato leggermente, consentendo alla cittadina di ritornare sopra i 6400 abitanti, vi è, comunque, da riconoscere che la tendenza demografica è evidente e preoccupante, nella Fortezza come nel resto della regione e in tutta Italia. “Porre un freno a questa regressione e sostenere le famiglie nei loro progetti di vita è un tema molto complesso, che dovrebbe impegnare tutti gli amministratori e i decisori politici, in quanto cruciale per il futuro delle nostre comunità”, rileva il sindaco, Linda Tomasinsig.

“Come amministratori di Gradisca stiamo continuando ad assicurare, in un periodo certamente non facile per i bilanci comunali, un welfare di qualità ai nostri residenti mantenendo le tariffe basse in particolare per i servizi scolastici ed investendo su progetti e strutture. Ne è un esempio la decisione di sostenere l’avvio della post accoglienza alla scuola dell’infanzia a partire dal prossimo anno scolastico, nonché i corposi interventi degli ultimi anni all’infanzia stessa (efficientamento energetico, nuovi arredi e attrezzature per il gioco all’aperto, restyling del giardino)".

C'è poi "quello ancora più consistente per la realizzazione della nuova scuola primaria, per la cui realizzazione saremo impegnati nel 2023”, così ancora Tomasinsig. “Sono tuttavia necessari interventi di più ampio respiro rispetto alle azioni messe in campo dal comune, ovvero investimenti cospicui per innovare le politiche del welfare, della scuola, del lavoro all’interno di un sistema in cui tutti, a partire da Stato e Regione, contribuiscano allo stesso obiettivo con politiche coerenti”, conclude il sindaco.

Volendo dare ulteriori dati, per quanto riguarda gli stranieri presenti sul territorio comunale, l’etnia maggiormente rappresentata, su 379, è quella senegalese con 34 cittadini, seguita dai 21 dell’Albania, 20 della Cina, 19 bengalesi, 18 ucraini e 10 polacchi.

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