Gradisca sguarnita di un altro medico di base: insoddisfazione per la soluzione di Asugi

L'azienda sanitaria attiva dal primo marzo l'Ambulatorio sperimentale. Tomasinsig lamenta scarsa comunicazione, «pazienti non presi in carico».

Sarà attivo dal primo marzo, nel poliambulatorio di via Fleming a Gradisca d’Isonzo, il secondo Asap, Ambulatorio Sperimentale di Assistenza Primaria, dopo quello avviato a Monfalcone. All’Asap, come comunicato da Asugi, “potranno rivolgersi gli utenti già iscritti con medici di famiglia dall’attività e che non siano riusciti ad ottenere l’iscrizione con altri professionisti convenzionati tramite il portale Sesamo oppure presso il Distretto di riferimento”.

In particolare, per quanto riguarda l’ambito territoriale del consorzio di Farra d’Isonzo, che comprende anche i comuni di Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo e Villesse, l’attivazione viene effettuata attesa la cessazione del dottor Jean Igor Ngannou, nelle more del conferimento dei nuovi incarichi di assistenza primaria. L’Asap, va detto, sarà reperibile al numero di telefono 0481-954510 e sarà coperto da un professionista che, a turno, “assicurerà la medesima attività del medico di medicina generale”. L’ambulatorio, volendo segnalare, per completezza d’informazione, gli orari, sarà aperto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 11.30, il mercoledì dalle 16 alle 18 e il lunedì anche dalle 17 alle 18.

Sempre in base a quanto comunicato da Asugi, verrà garantita anche la reperibilità dalle 8 alle 10 dal lunedì al sabato e tra le 14 alle 18 dal lunedì al venerdì per le visite domiciliare Verrà garantita, altresì, la reperibilità dalle 08 alle 10 dal lunedì al sabato nonché, tra le ore 14 e le ore 18, dal lunedì al venerdì, le visite domiciliari.

Dura la reazione del sindaco, Linda Tomasinsig, che ribadisce come “il nome è altisonante ma non è altro che una "toppa" sul buco dei Medici di medicina generale nel gradiscano: la presenza rassicurante del medico di famiglia sarà sostituita, per un totale di 13 ore alla settimana, da un professionista che, a turno, assicurerà le medesime prestazioni ma non evidentemente una vera e propria presa in carico. Si tratta di uno stravolgimento del ruolo del medico di famiglia, nonché di un ulteriore depauperamento della sanità territoriale, dopo l’aumento del massimale dei pazienti da 1500 a 1800 e l’immobilismo di ASUGI rispetto agli interventi sul nostro Poliambulatorio. I lavori si sono (apparentemente?) conclusi ma gli spazi ricavati rimangono interdetti al pubblico e inaccessibili a causa delle barriere architettoniche presenti”, così Tomasinsig.

“Ai cittadini che hanno ricevuto un’informativa da Asugi a riguardo e che in queste ore mi hanno contattato per lamentare il disservizio devo purtroppo rispondere che questo è il risultato di una azienda sanitaria con sede a Trieste, lontana dal territorio, che non si preoccupa nemmeno di avvisare il sindaco di ciò che predisponendo nel suo comune e che avrà, purtroppo, inevitabili conseguenze sulla gestione delle problematiche di salute dei suoi cittadini. Sulle medesime questioni quasi un anno fa - conclude Tomasinsig - inviammo assieme agli altri sindaci del consorzio, una lettera di segnalazione all’assessore regionale alla sanità e ad Asugi ma non ottenemmo risposta. È necessario ora che la Regione intervenga subito”. 

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