Gradisca e l'Onda Gialla in bicicletta, «siamo tutti Giulio Regeni»

Gradisca e l'Onda Gialla in bicicletta, «siamo tutti Giulio Regeni»

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Gradisca e l'Onda Gialla in bicicletta, «siamo tutti Giulio Regeni»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 02 Ago 2022
Copertina per Gradisca e l'Onda Gialla in bicicletta, «siamo tutti Giulio Regeni»

Il ricordo con i genitori e artisti, il corteo a pedali da Fiumicello fino alla fortezza.

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L’ultima tappa di Onde Mediterranee 2022, tenutasi sabato 30 luglio a Gradisca, è stata dedicata tutta a Giulio Regeni. Il festival è dedicato dal 2016 proprio al ricercatore ucciso in Egitto. Quella che ha chiusto al kermesse è stata una giornata dominata dal colore giallo, una tonalità solare, organizzata da Euritmica in collaborazione con il Comune di Gradisca d’Isonzo, il collettivo Giulio Siamo Noi e con il patrocinio della presidenza della Camera dei Deputati.

L’iniziativa clou è stata “Pedalando in bicicletta”. L’onda gialla è partita alle 18 da piazzale dei Tigli a Fiumicello e ha coinvolto persone e luoghi, anche solo per un breve tratto di strada, fino ad arrivare a Gradisca. Ruda, Villesse, Romans d’Isonzo sono state le tappe di questo percorso curato dall’associazione Bisiachi in Bici Fiab di Monfalcone, guidati dal presidente Alessio Russi fino ad arrivare alla fortezza verso le 19.30, dove è stato percorso l’ultimo tratto assieme a Paola e Claudio Regeni.

Con loro anche l’avvocato Alessandra Ballerini, nonché i rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Da viale Trieste, attraversando poi il centro di Gradisca interamente colorato di giallo, la lunga fila di cicloamatori è arrivata al parco del Castello, dove alle 20.30 è iniziato l’incontro “Giulio fa cose …” . Ospiti della serata sono stati Ascanio Celestini, Erri de Luca e Marco Paolini. All’iniziativa è stato fatto il punto umano e civile sul caso, alla luce anche dei recenti sviluppi giudiziari della vicenda, insieme alla famiglia Regeni e all’avvocato Alessandra Ballerini.

La giornata gialla era però iniziata fin dal mattino, con il laboratorio “Un koinobori giallo per Giulio e per l’ambiente”. Nella tarda mattinata nello spazio Giovani del polo culturale di Casa Maccari di Gradisca, l’artista e atelierista Suomi Vinzi ha invitato i partecipanti di tutte le età a costruire i koinobori, cioè dei pesci in grado di volare nel vento, controcorrente, con decisione e coraggio, tenendosi caparbiamente stretti, come i bambini, per mano. Si è trattato di un augurio di energia fisica e spirituale, dedicato alla famiglia di Giulio e a tutti noi.

A tarda sera, sempre in castello, sul palco è salito Alberto Bertoli per presentare il suo album “Stelle”. Un lavoro dalle origini e dai grandi classici del padre Pierangelo, come “Eppure soffia”, “Spunta la luna dal monte”, “Pescatore” e “A muso duro”, arrivando al ritmo rock e dinamico dei suoi inediti, in cui Alberto ha affrontato e rielaborato il proprio cammino personale, di figlio e di artista, tirando fuori un talento indiscutibile. Grande la soddisfazione da parte dell’organizzazione che ha visto la partecipazione di più di 500 persone.

Giancarlo Velliscig, direttore artistico di Onde Mediterranee, ha dichiarato: “È stata una giornata importante nella quale siamo contenti di aver contribuito a far incontrare Paola e Claudio con la loro gente e con amici vecchi e nuovi, che hanno testimoniato in ogni modo la loro vicinanza in questa loro battaglia. Da parte nostra, è importante testimoniare concretamente che il mondo della cultura e dell’arte non può tollerare ingiustizia e indifferenza, in una società che perdendo sempre più i suoi valori umani fondamentali, sacrifica il suo futuro alle fredde dinamiche economiche e ai più spietati interessi della politica dominante. In questo senso tutti siamo Giulio”.

Commenti positivi sono giunti dall’assessore alla cultura Marco Zanolla, che ha ricordato come l’amministrazione ha supportato con convinzione l’iniziativa: “Speriamo che una iniziativa del genere si possa replicare. Non si è trattato solo di musica e cultura ma di una trattazione di tematiche che intendono aprire cuori e cervelli per crescere meglio da cittadini". Il commento dell’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili, Francesca Colombi, guarda agli aspetti umani e sociali: “Una città colorata di giallo, una biblioteca che ti osserva attraverso Giulio, il laboratorio per i bambini, la grandissima partecipazione".

"I sorrisi aperti di Paola Deffendi, Claudio Regeni, Alessandra Ballerini. È stato emozionante. Quello a cui avete assistito non è stato un esercizio di colore, estetico o di festa. Ma il risultato di un impegno forte, organizzato, curato nei più piccoli particolari grazie alla partecipazione di tante e tanti cittadini, volontari e associazioni che anche qui desidero ringraziare” ha commentato Colombi, che non ha mai perso di vista l’impegno preso nel lontano marzo 2016, quando il consiglio comunale votò all’unanimità l’adesione della città alla campagna per la richiesta di verità.

“Da allora – chiude l’assessore - tante cose sono cambiante. Ma è innegabile che ancor più dopo la decisione della cassazione dello scorso 15 luglio era importantissimo riuscire ad esserci in tanti al fianco della famiglia Regeni, ricordando che come cittadini non è possibile accettare né consentire l’impunità per chi tortura e uccide”.

Foto Marco Zanolla

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