Gradisca ricorda la Shoah nel cimitero ebraico, «fiducia nei giovani»

Gradisca ricorda la Shoah nel cimitero ebraico, «fiducia nei giovani»

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Gradisca ricorda la Shoah nel cimitero ebraico, «fiducia nei giovani»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 27 Gen 2023
Copertina per Gradisca ricorda la Shoah nel cimitero ebraico, «fiducia nei giovani»

Il sindaco Tomasinsig sottolinea la storia di Gradisca legata al suo ghetto ebraico e le nuove iniziative proposte dal comune.

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Ha citato Liliana Segre ed Edith Bruck il sindaco di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig, nel rivolgersi agli studenti e studentesse presenti alla cerimonia della Giornata della Memoria nel cimitero ebraico gradiscano.

Un momento iniziato con la deposizione di una corona d’alloro sotto la lapide posta dalla comunità ebraica di Trieste e poi proseguito all’interno, tra le tombe, alla presenza di associazioni – Anpi di Gradisca d’Isonzo, marinai, alpini e carabinieri di Farra d’Isonzo – e giovani.

“Il luogo in cui ci troviamo è stato scelto per celebrare questa ricorrenza in quanto simbolo della secolare presenza della comunità israelitica nella nostra città, le cui tracce sono tutt’ora facilmente riconoscibili in questo luogo”, ha esordito Tomasinsig che ha ricordato le numerose iniziative in programma in questi giorni sia per i più giovani che per tutta la cittadinanza. Il primo cittadino ha ringraziato gli assessori Francesca Colombi e Marco Zanolla per l’interessamento nell’organizzare varie uscite e iniziative – assieme a loro anche gli assessori Stefano Capacchione e Alessandro Pagotto – non ultima la presentazione della Graphic novel dedicata a Anna Ragusa Venuti, tra le deportate ricordate dalle pietre d’inciampo cittadine, e le camminate audioguidata.

“Confesso – ha proseguito Tomasinsig - che mi hanno molto colpito, in questi giorni, le dichiarazioni di Liliana Segre, tra i pochissimi bambini italiani sopravvissuti ad Auschwitz e senatrice a vita, che si dice pessimista sui futuro, e ritiene che «tra qualche anno sulla Shoah ci sarà una riga sui libri di storia e poi non ci sarà nemmeno più quella». Una dichiarazione dura, la sua, giustificata dalla terribile esperienza vissuta e dalla difficoltà di proseguire nell'attività di testimonianza a fronte di insulti e attacchi che la hanno costretta a vivere da anni sotto scorta. Si dice invece più fiduciosa Edith Bruck, poetessa e scrittrice ebrea scampata ai lager, «Non credo di aver parlato e scritto a vuoto. Non morirà tutto con noi, c'è sempre una piccola luce anche nei momenti più bui. I giovani sono la mia speranza»”.

“Per non dimenticare, per aiutare Liliana Segre a sconfiggere il pessimismo e guardare al futuro con speranza come Edith Bruck, impegniamoci nella Giornata della Memoria a mettere in campo azioni positive per sostenere e sviluppare soprattutto nei giovani una cultura della pace, della tolleranza e dell'inclusione”, ha concluso il sindaco.  

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