Gradisca d'Isonzo ricorda la sua Maria Bergamas e la sofferenza di madri e figli

Gradisca d'Isonzo ricorda la sua Maria Bergamas e la sofferenza di madri e figli

L'esposizione

Gradisca d'Isonzo ricorda la sua Maria Bergamas e la sofferenza di madri e figli

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 27 Ott 2021
Copertina per Gradisca d'Isonzo ricorda la sua Maria Bergamas e la sofferenza di madri e figli

Dopo la cittadinanza onoraria a Maria Blasizza e Antonio Bergamas la Fortezza si prepara all'inaugurazione, domani 28 ottobre, di un'esposizione ad hoc.

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Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno per la richiesta di cittadinanza onoraria a Maria Maddalena Blasizza e Antonio Bergamas, Gradisca d’Isonzo ricorda la vicenda storica dei suoi concittadini per i cento anni della deposizione del Milite Ignoto con l’inaugurazione di una mostra dal titolo “Maria Bergamas. Per tutte le madri, per tutti i figliI”. “La nostra cittadina è parte della storia del nostro Paese, come lo ha ricordato solo un paio di giorni fa anche lo storico Corrado Augias dalle pagine de “La Repubblica” citando la città natale di Antonio Bergamas”, sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Gradisca d’Isonzo, Marco Zanolla.

“Una storia che spesso più ci si avvicina alla Capitale più semplifica le vicende del confine orientale, senza comprendere la complessità delle identità in un lembo di terra conteso nei secoli. L’intervento d’apertura alla mostra, che si terrà giovedì 28 ottobre alle 18 presso la sala del Consiglio Comunale, con due relazioni di due storici, mira proprio a questo, a contestualizzare e a districare le vicende del nostro confine tra guerra e dopoguerra, in modo da poter offrire una corretta introduzione a chi poi visiterà la mostra”, conclude Zanolla.

La mostra ripercorrerà la vicenda di Maria e Antonio oltre che alle storiche celebrazioni avvenute cento anni fa, proprio il 28 ottobre 1921, attraverso reperti documentari, quadri, reperti militari, artistici e suppellettili appartenenti al periodo.

La prima relazione di presentazione alla mostra sarà di Sergio Zilli, Professore associato di Geografia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, dal titolo “Territorio e società nell’odierno confine orientale tra guerra e dopoguerra”. La seconda relazione avrà un carattere profondamente sociale ed è volta spiegare la condizione delle classi più fragili in quel periodo storico con il titolo “Donne e orfani nel goriziano durante la transizione postbellica (1918-1922) di Matteo Perissinotto, Ricercatore presso University of Lubljana - Univerza v Ljubljani.

“La mostra rimarrà aperta nei fine settimana fino all’ 8 dicembre – conclude Zanolla - e in tutto il periodo continueranno altri eventi collegati alla deposizione del Milite Ignoto, come la visione del docufilm “I figli di Maria” con il regista Cristian Natoli e la pronipote di Maria Bergamas, Grazia Riccio Bergamas giovedì 4 novembre presso la Sala Bergamas alle ore 20.15 e la settimana successiva, l’11 novembre in Sala Bergamas, alle ore 21.00 nella stessa sala, l’Ensemble Tergeste porterà sul palcoscenico l’Histoire du soldat opera di Igor Stravinskij”. 

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