il riconoscimento
Il Goriziano sul podio del Premio La Rosa d’Oro, la cerimonia arriva a Gorizia
Consegnati a Milano i riconoscimenti dell'Associazione internazionale Regina Elena, la premiazione attesa il prossimo anno a Gorizia.
C’è anche il direttore de Il Goriziano, Timothy Dissegna (nella foto), sul podio dei premiati alla settima edizione del Premio di giornalismo e comunicazione “La Rosa d’Oro” dell’Associazione internazionale Regina Elena. La consegna del riconoscimento è avvenuta giovedì a Milano, al Centro di aggregazione multifunzionale “Garibaldi” del Municipio 1, ma l’anno prossimo si sposterà a Gorizia: è stata infatti annunciata la scelta di dove svolgere la cerimonia, in occasione della Capitale europea della cultura 2025.
Il giornalista di Gorizia, quindi, si è classificato al terzo posto grazie a un articolo dedicato proprio a un evento transfrontaliero, pubblicato sulle pagine del nostro giornale: la firma della lettera congiunta in piazza Transalpina dei sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, per chiedere la fine delle ostilità in Palestina. «È stato un onore poter ricevere questo riconoscimento - le parole di Dissegna - frutto anche del lavoro di tutta la nostra redazione, che ogni giorno si impegna per raccontare il territorio».
Il concorso è patrocinato dal Comune di Milano, Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e dalla Federazioni relazioni pubbliche italiana. Ad aggiudicarsi il secondo posto è stato invece l’inviato della Tgr Rai del Piemonte Ludovico Fontana, con un servizio sui piccoli comuni della regione, mentre il gradino più alto del podio è andato a Giuseppe Cacciaguerra, direttore di Rivista Militare. I premi sono stati consegnati dal presidente nazionale dell’associazione, Ilario Bortolan; e dal delegato nazionale ai rapporti istituzionali e alla comunicazione, Biagio Liotti.
Numerose le menzioni speciali assegnate, in particolare a: Associazione nazionale ex internati sezione di Treviso; Comune di Buttigliera Alta (Torino); Marco Giannatiempo, ceo di Laboratorio Comunicazione srl; rivista “l’Alpino”, organo d’informazione dell’Associazione nazionale alpini; Rivista di Cavalleria, organo d’informazione dell’Associazione nazionale Arma di cavalleria; quotidiano online Il Torinese e Museo del Tesoro di San Gennaro.
Tra le autorità civili e militari presenti alla manifestazione: il delegato emerito di Lombardia del Sovrano militare Ordine di Malta, Guglielmo Guidobono Cavalchini; il delegato di Lombardia del Sacro militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Giuseppe Rizzani; il presidente del Municipio 1 di Milano, Mattia Ibrahim Abdu Ismahil; la vicesindaca del Comune di Buttigliera Alta, Laura Saccenti; la presidente del Pasfa Milano, Iolanda Bajona e Frà Marco Galdini del Convento dei Cappuccini di Milano.
Nel corso dell’evento, il sodalizio organizzato ha assegnato il XVIII Premio “Barone Ventura” al Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, ritirato dalle mani del figlio del Barone Ventura, Vittorio Emanuele, e dal segretario del comitato, Andrea Carnino.
Il premio di giornalismo e comunicazione nasce come riconoscimento all’impegno professionale di giornalisti e comunicatori per incentivare la corretta informazione. Bortolan ha sottolineato, nel corso del suo intervento, come «il premio continua ad essere un nostro contributo alla tutela della corretta informazione e alla lotta alla disinformazione, l’illegalità e le mafie sotto tutte le forme. Quest’anno è con estremo onore essere stato ospitato dal Municipio 1 di Milano nella sala dedicata ai magistrati Falcone e Borsellino».
Ai ringraziamenti al Municipio 1 si è soffermato anche Biagio Liotti, curatore della manifestazione: «Un particolare grazie al presidente della Municipalità 1 per aver messo a disposizione una sala prestigiosa e adeguata per questo premio che, ci auguriamo, continui a crescere in qualità e contenuti».
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