Goriziano eredita antica copia del Canzoniere, era della Biblioteca Isontina

Goriziano eredita antica copia del Canzoniere, era della Biblioteca Isontina

la restituzione

Goriziano eredita antica copia del Canzoniere, era della Biblioteca Isontina

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Ott 2022
Copertina per Goriziano eredita antica copia del Canzoniere, era della Biblioteca Isontina

La copia di fine Ottocento era passata di mano in una famiglia, Caburlotto: «Servizi garantiti in biblioteca».

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Era conservato nella libreria di una famiglia di Gorizia da decenni, arrivando fino a Caporetto nella prima metà del secolo scorso. Da lì, era passato di mano in mano fino all’ultimo suo “proprietario”, che lo ha messo in vendita su internet per liberare casa. È stato così che un’edizione del Canzoniere di Petrarca, pubblicata nel 1890, è stata recuperata dai carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Udine e restituita al suo legittimo proprietario, la Biblioteca statale Isontina dopo lunghe vicissitudini.

Il volume è stato riconsegnato questa mattina dal maggiore Lorenzo Pella e dalla comandante della compagnia di Gorizia dell’Arma, il capitano Rosita Cioffi, al direttore Luca Caburlotto. Come spiegato dall’ufficiale, l’opera è emersa dalle ricerche quotidiane dei militari sui siti online di compra-vendita, arrivando sull’annuncio pubblicato da un uomo sui 50 anni. Questo è stato quindi convocato in caserma, dov’è stato accertato la sua estraneità al fatto che il bene doveva essere restituito al demanio, al quale appartiene dal 2011.

Era infatti inserito nel Fondo Magistrale, ossia derivante dalla Biblioteca Magistrale cittadina istituita nel 1923. Ad attirare l’interesse degli inquirenti è stato proprio il timbro di quest’ultima, avviando quindi gli accertamenti in collaborazione con la biblioteca, che aveva ricevuto a suo volta il materiale - in tutto 8mila libri - dal Cisi. Il precedente ente era aderente alla Federazione italiana delle biblioteche popolari di Milano, con i tomi che servivano, fino agli anni Ottanta, per la formazione dei docenti.

Non un’edizione ricercata, quindi, se non per la storicità e il buon stato conservativo, ma comunque preziosa. Il valore al quale era stato messo in vendita non è noto, anche perché la trattativa con l’eventuale acquirente sarebbe stata privata. Oltre al Canzoniere, lo stesso Caburlotto ha stimato che anche altre opere possano essere scomparse dall’archivio originale, formato da pubblicazioni provenienti da altre biblioteche magistrali del Goriziano e dell’Istria, nonché dalla sezione locale dell’Istituto nazionale di cultura fascista.

Sapere quanti manchino alla conta, però, è impossibile perché non esiste un catalogo a monte. In ogni caso, Pella ha evidenziato il continuo sforzo dei militari sui siti online e nei mercatini di settore, in particolare per quanto riguarda i pezzi di militaria. Plauso arrivato anche dall’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, ricordando poi che a breve è attesa la firma di un protocollo d’intesa tra amministrazione comunale e l’istituzione bibliotecaria, anche per far fronte alla carenza d’organico. Tema, questo, ripreso anche da Caburlotto.

Il direttore ha infatti rimarcato che, a fronte delle carenze di organico in particolare tra i bibliotecari, i servizi di base - come prestiti, catalogazione, acquisti libri e altro - sono garantiti al pubblico. Più difficile, invece, la promozione e organizzazione di eventi correlati, anche se in programma ci sono già 900mila euro per il terzo lotto per la certificazione anti-incendio, sulla quale si attende la partenza della gara ma bisognerà capire se parcellizzare il lavoro o attendere ulteriori fondi dal ministero, visto l’aumento dei costi.

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