Il vertice Italia-Slovenia-Croazia a Gorizia: arriva il ministro Matteo Piantedosi

Il vertice Italia-Slovenia-Croazia a Gorizia: arriva il ministro Matteo Piantedosi

la riunione

Il vertice Italia-Slovenia-Croazia a Gorizia: arriva il ministro Matteo Piantedosi

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 14 Giu 2024
Copertina per Il vertice Italia-Slovenia-Croazia a Gorizia: arriva il ministro Matteo Piantedosi

Martedì mattina la riunione con gli omologhi ministri sloveno e croato, poi la tappa sul confine di piazza Transalpina. Focus anche sulla rotta balcanica.

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Sarà Gorizia la sede del prossimo incontro trilaterale tra i governi di Italia, Slovenia e Croazia. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, arriverà in città martedì 18 giugno e raggiungerà la Prefettura di piazza della Vittoria. Qui, alle ore 9:30, presenzierà al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Raffaele Ricciardi. Alle 11, invece, il titolare del Viminale parteciperà ad un vertice con gli omologhi ministri dell’Interno di Slovenia e Croazia, rispettivamente Boštjan Poklukar e Davor Bozinovi. Nel novembre dell'anno scorso, lo stesso vertice si era riunito a Trieste, a distanza di dieci anni dal primo incontro di Venezia.

L'annuncio della riunione era stata comunicata al sindaco Rodolfo Ziberna già in occasione della recente visita del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «Attorno alle 14 - spiega il primo cittadino - con i tre ministri e i due sindaci (incluso quello di Nova Gorica, ndr) ci ritroveremo in piazza Transalpina, per quanto sia ancora accantierata». L'arrivo in riva all'Isonzo di questo appuntamento «era un atto dovuto - rimarca Ziberna - come sappiamo le decisioni relative al confine italo-sloveno vanno innanzitutto condivise tra Italia e Slovenia, ma il vero confine di Schengen è quello croato. Va da sé che se si adottano delle misure solo tra Italia e Slovenia, si crea il rischio di creare un cul-de-sac in Croazia».

Il capo della giunta rileva che, se Roma, Lubiana e Zagabria hanno adottato misure condivise ai propri confini, «sappiamo che anche altri Paesi in Europa hanno adottato misure sostanzialmente analoghe». Ha quindi ricordato la richiesta fatta al Viminale di «una corsia privileggiata tra Gorizia e Nova Gorica per evitare che ci fossero dei rallentamenti per quei flussi che sono aumentati nel corso degli ultimi due anni, per una sorta di liberazione quasi culturale. C'è un maggior flusso di persone da una parte e dall'altra, non necessariamente legato alla Capitale europea della cultura». In ogni caso, l'obiettivo del sindaco è che questi flussi vadano agevolati e incentivati.

Al tavolo della Prefettura, inoltre, Ziberna segnalerà nuovamente «che nel 2025 sarebbe un pessimo biglietto da visita, una contraddizione, mantenere una sospensione di Schengen». Al centro del confronto con le autorità locali, inoltre, ci sarà anche il flusso di migranti dalla rotta balcanica. L'appuntamento di Gorizia arriva peraltro a pochi giorni di distanza dal Consiglio della Giustizia e degli Affari interni, svoltosi in Lussemburgo e riunendo proprio i ministri dell'Interno dei Paesi dell'Unione europea. In quel frangente, si è discusso del futuro dell'area Schengen e della politica dei visti.

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