Gorizia, torna il pasto universitari in Wiener Haus: occhi su progetto mensa

Gorizia, torna il pasto universitari in Wiener Haus: occhi su progetto mensa

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Gorizia, torna il pasto universitari in Wiener Haus: occhi su progetto mensa

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 16 Mar 2023
Copertina per Gorizia, torna il pasto universitari in Wiener Haus: occhi su progetto mensa

Riaperta la convenzione con il locale di piazza Battisti, si cerca anche un secondo. Gatta: «Ora capire gli sviluppi».

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Era stata chiusa in concomitanza con l’apertura del punto mensa in università, ormai oltre un anno fa. Da ieri, è ripartita la convenzione con la Wiener Haus di Gorizia per gli studenti dei poli accademici di Udine e Trieste, che si affiancherà al servizio di prenotazione e consumazione dei pasti che prosegue in via Alviano. Il ristorante di piazza Battisti ha risposto alla manifestazione d’interesse dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis), puntando ora anche a un secondo punto convenzionato.

“Il servizio mensa rimarrà - spiega il direttore di Ardis, Pierpaolo Olla - almeno fino a quando il numero di pasti richiesti lo consentirà. Ora siamo tornati ai livelli dei primi mesi, tra i 40 e 60 utenti, e questa aggiunta permetterà di avere il pasto anche durante i fine settimana”. In quei giorni, infatti, gli studenti rimasti in città non possono usufruire del servizio in quanto la sede è chiusa, mentre si era manifestata anche la difficoltà per gli studenti dell’ateneo udinese di raggiungere la sede in pausa pranzo.

“Riproviamo questa soluzione - rimarca la vicesindaca con delega all’Università, Chiara Gatta -, in particolare per Udine che non è riuscita attualmente ad armonizzare le lezioni con la fascia del pranzo. In ogni caso, i numeri della mensa si sono mantenuti buoni nell’arco dell’anno, con un picco di 80 pasti al giorno. Sono calati solo durante la sessione degli esami”. L’amministrazione comunale ha quindi proseguito un ragionamento sul punto insieme ai due responsabili per i servizi delle due sedi, Francesco Pitassio e Ilaria Garofalo.

I docenti, rispettivamente dell’università di Udine e Trieste, siederanno a un tavolo nei prossimi giorni con la stessa Ardis, Comune e Camera di commercio della Venezia Giulia per capire se e come fare lo step successivo. “Parleremo dei dati della mensa - anticipa Gatta - e dell’evoluzione sul nuovo progetto che ci era stato presentato un anno fa dall’ente camerale”. L’idea è quella di realizzare una struttura nuova che funga da caffetteria, a disposizione dell’ex seminario, ma il presidente Antonio Paoletti aveva richiesto più volte rassicurazioni.

Il timore era che i due atenei potessero venir meno ai loro progetti in città, ma ora il quadro che la vicesindaca presenta è mutato: “I corsi sono aumentati, vogliamo capire le prospettive future e in quale direzione vogliamo andare”. Nel frattempo, quindi, aumenta la possibilità per gli iscritti di trovare un posto dove mangiare a pranzo e, ora, anche a cena. Per chi frequenta i corsi in Santa Chiara e Palazzo del cinema, raggiungere via Alviano era scomodo per questioni di tempo, non essendoci il bus navetta in quella fascia oraria.

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