Gorizia, il teatro non va in vacanza: 6 spettacoli per famiglie con Verdi d'Estate

Gorizia, il teatro non va in vacanza: 6 spettacoli per famiglie con Verdi d'Estate

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Gorizia, il teatro non va in vacanza: 6 spettacoli per famiglie con Verdi d'Estate

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 21 Giu 2024
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A inaugurare l’appuntamento sotto le stelle sarà Aladino e la lampada magica, gli spettacoli attesi ogni mercoledì alle 21 a Palazzo de Grazia.

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Una fetta d’anguria che campeggia fra le nuvole. È questa l’immagine sullo stampato del programma “Verdi d’estate”, portavoce della rassegna teatrale pensata per le famiglie, ma adatta a tutte le età. Gli eventi avranno luogo nella cornice incantata del giardino di Palazzo de Grazia in via Oberdan a Gorizia, che potrà accogliere gli spettatori nelle sue sale in caso di maltempo. «È una piccola rassegna estiva che si svolgerà ogni mercoledì alle 21 a Palazzo de Grazia – spiega il direttore del Teatro Verdi Walter Mramor, nella conferenza stampa che si è svolta oggi in sala Dora Bassi - Un programma che si inserisce nel più ampio progetto formativo rivolto a bambini e famiglie, ma anche alle scolaresche».

Un anno fortunato, per il Verdi, che durante l’ultima stagione teatrale ha registrato fra scuole medie e superiori una partecipazione cospicua di studenti. Sei gli spettacoli proposti, con biglietti acquistabili direttamente in loco un’ora prima dell’inizio. A inaugurare l’appuntamento sotto le stelle sarà “Aladino e la lampada magica” (nella foto) della compagnia Anà-Thema Teatro, dove il celebre racconto de “Le mille e una notte” verrà narrata dai coinvolgenti Gino e Pino in uno spettacolo interattivo ed esilarante con la regia di Luca Ferri.

«Sembra ieri che abbiamo chiuso la stagione teatrale – osserva l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti – Si conclude un impegno per intraprenderne un altro, dedicandoci ai bambini». Per spronare anche i più piccoli ad avvicinarsi al mondo del teatro a basso costo e prezzi competitivi di cinque euro per biglietto. E quando l’afa inizia a farsi sentire, non c’è nulla di più piacevole che rinfrescarsi all’aperto, nelle sere d’estate che proseguiranno il 3 luglio con lo spettacolo “Zuppa di sasso”, di Danilo Conti e Antonella Piroli. Una fiaba che «si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti».

Nel tentativo di recuperare quella trasmissione orale che si va smarrendo dopo l’avvento di tablet e videogiochi, la compagnia Accademia Perduta/Romagna Teatro propone la storia della Minestra di sasso che ha per protagonista un viandante, alla riscoperta di valori molto più preziosi dei beni materiali, quali l’amicizia, la felicità, l’unione. «La formula proposta negli spettacoli è diversa per ciascuno – prosegue Mramor - si va dai pupazzi, alle videoproiezioni, alle scenografie modellabili. Titoli noti di grandi classici, fiabe raccontate con un occhio contemporaneo che spingono i bambini a riflettere su aspetti fondamentali, quali il rispetto reciproco, la condivisione, l’onestà, la libertà o il rispetto per la Natura».

Ed ecco il taglio moderno emergere anche nello spettacolo “Biancaneve show” che si terrà il 10 luglio, rappresentato dalla compagnia trentina I Teatri Soffiati. Danza e recitazione si fondono nel coraggioso monologo di Maria Vittoria Barrella, che offre ampio spazio all’immaginazione e alla poesia delle luci. «Mi è piaciuto pensare questa stagione estiva come il prosieguo di quella del Verdi appena conclusa, e come prologo di quella che presenteremo fra un mese. Tematiche importanti da affrontare insieme ai genitori, attraverso spettacoli di gradimento per gli stessi adulti – rimarca Mramor – È giusto infondere consapevolezza, ma anche offrire il divertimento e il piacere di stare insieme un giorno a settimana».

Mercoledì 24 sarà la volta di un grande classico per ragazzi: “Il libro della giungla” tratto dal romanzo di Kipling e messo in scena dalla compagnia vicentina Panta Rei. Una favola sull’umanità e sulla diversità, dove l’allestimento cede spazio all’interazione fra immagine digitale e protagonisti sul palcoscenico, proiettando il pubblico nel vivo della storia.

La rassegna prosegue il 31 luglio con la storia del piccolo “Cipì” della Fondazione Aida. Cipì è un passerotto ribelle che abbandona il proprio nido per misurarsi con le insidie del mondo, scoprendo il valore dell’amicizia e le bellezze della Natura. La stagione del “Verdi d’estate” si chiuderà il 7 agosto con la fiaba classica dei “Tre porcellini” nella versione della compagnia “I guardiani dell’oca”, dove sarà tuttavia il lupo a raccontare il suo punto di vista. «Il teatro ha un’importanza sociale, oltre che culturale e artistica – conclude Oreti – Possiamo permetterci di incuriosire e avvicinare i più piccoli, che forse saranno gli abbonati di domani».

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