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L'ultima campanella suona in classe a Gorizia, ora la prova Maturità per 500 ragazzi
Suonata l'ultima campanella, inizia la festa per molti ragazzi ma per molti ora si profila l'inizio degli esami di Maturità. I commenti dei presidi.
È suonata l’ultimissima campanella nelle scuole di Gorizia. Qualche istituto ha anticipato la fine delle lezioni già oggi, complice la necessità di iniziare l’allestimento dei seggi elettorali, mentre domani scatterà l'ultima giornata per le altre. Un momento di festa per migliaia di ragazzi, mentre adesso per circa 500 di loro in città inizierà l’ultimo step per completare l’agognato percorso. Tra dodici giorni, infatti, si terrà la prima prova della Maturità 2024 con il test d’italiano comune in tutta la Penisola.
All’alba degli scrutini, con alcune realtà che hanno già avviato il confronto tra docenti già questo pomeriggio, si inizia anche a tirare un primo bilancio a caldo dell’annata. «È stato molto positivo - commenta il vicepreside dell’Isis Galilei-Fermi-Pacassi, Luciano Gonano - Abbiamo fatto attività importanti, predisponendo due nuovi laboratori di robotica e Intelligenza artificiale e uno linguistico con i fondi del Pnrr. Sono stati avviati tanti corsi di recupero per gli allievi più fragili. C’è stato un rapporto positivo con gli studenti».
Il docente rileva però anche le difficoltà, in particolare quella nel reperire insegnanti di ingegneria meccanica: «È un problema nazionale, insieme alla carenza di ingegneri elettrotecnici. Su questo fronte non abbiamo problemi, ma ci mancano quelli meccanici. È sintomo che chi esce da quel percorso non è più attratto dall’insegnare». Andando oltre all’anno ormai concluso, Gonano guarda già al prossimo: «Avremo 40 allievi in più di questo che era già in crescita, le iscrizioni sono aumentate in un momento in cui arriva il calo demografico».
Sempre nel futuro c’è il progetto del nuovo campus in via Vittorio Veneto, su cui rimarca che come istituto «abbiamo sempre tenuto una posizione rispettosa di tutti i ruoli. Questo tema ci ha un po’ impegnato ma ognuno fa il suo, noi abbiamo fatto ciò che era di nostra competenza». Su questo, non si sbottona molto di più la dirigente del Polo liceale Dante Alighieri, Giovanna Petitti, che invece rimarca ciò che lasciano questi ultimi mesi: «Un bilancio più che soddisfacente, ricco di progetti che si sono arricchiti. I ragazzi si sono messi in gioco».
«Questo ci ha resi molto felici - rileva - i nostri studenti hanno avuto coraggio, tenacia e capacità nell’andare incontro a queste sfide. Questo perché in classe hanno docenti che li stimolano. La scommessa dunque è quella di investire sui giovani, motivandoli ad un impegno sociale che sia frutto di un percorso formativo personale, affinché acquistino consapevolezza del proprio potere di cambiamento e di influenza nella realtà di cui sono parte». Petitti ricorda poi «i ragazzi hanno già avviato dei progetti che incarnano la visione della cultura transfrontaliera».
Ha quindi citato la partecipazione dei licei Slataper al festival èStoria con un proprio intervento: «La scuola si apre alla comunità e al territorio, in un rapporto continuo di scambio e dialogo. Non promuove la crescita solo all’interno delle sue mura, ma lo fa con questa modalità in tutte le occasioni che trova in città». Guardando alle iscrizioni, commenta positivamente che, oltre a quelle raccolte a fine gennaio se ne sono aggiunte ulteriori nelle settimane a seguire.
In quel di via Puccini, dove come da tradizione gli studenti hanno messo a soqquadro aule e corridoi del Polo liceale sloveno Simon Gregorčič con spirito goliardico, anche il dirigente Peter Černic saluta serenamente la fine delle lezioni. «Si è lavorato bene a tutti livelli - così il professore - è stato un anno positivo. Sono state instaurante buone collaborazioni, ora si cercherà di ragionare sul miglioramento ulteriore dell’offerta formativa. I nostro studenti hanno avuto una serie di buoni successi, in particolare per gruppo teatrale che è stato ospitato anche a Roma; ma anche nello sport».
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