Gorizia e le sue lingue, weekend di eventi con il Festival della Kulturhaus

Sarà una due giorni in programma venerdì 7 e sabato 8 giugno, in programma il tour del ghetto ebraico con degustazione di vini kosher.

Confrontarsi sulle e con le lingue parlate a Gorizia, oggi e nel passato, torna al centro delle iniziative in via Ascoli. L’associazione Kulturhaus ha infatti presentato la seconda edizione del Festival delle Lingue, che avrà il proprio epicentro in Casa Ascoli e aree limitrofe per far conoscere autori, esperienze e racconti molto noti nei rispettivi Paesi ma non solo. Sarà una due giorni in programma venerdì 7 e sabato 8 giugno, partendo dalla conclusione del progetto con le scuole Passaporto delle lingue.

Quest’anno, a prendervi parte sono stati gli studenti delle scuole medie Ascoli, Locchi e dell’osnovna šola di Salcano, i quali hanno fatto un’immersione nella lingua della nazione confinante. Come rilevato dal presidente del sodalizio, Jens Kolata, il passaporto ideato però conta sei lingue, annoverando anche tedesco, ebraico, friulano e sloveno. Non solo un viaggio nei vocaboli e nella grammatica, quindi, ma anche nella storia stessa di questo territorio. Proprio il 7 giugno alle 17 saranno presentati i risultati del percorso.

A illustrare contenuti e ospiti sono stati questa mattina lo stesso Kolata e la componente del direttivo Majda Bratina. Nella Corte della dimora del celebre glottologo Isaia Ascoli, quindi, si alterneranno autori ed esperti: nella prima giornata, alle 18, ci sarà lo scrittore di gialli Günter Neuwirth. Austriaco, le sue opere sono celebri in madrepatria per le ambientazioni nella Trieste asburgica. A seguire alle 19 ci sarà l’incontro con l’antropologo Marco Aime, docente all’Università di Genova, che rifletterà sul tema dei confini, anche linguistici.

Alle 20.30, appuntamento con Goran Vojnović, uno dei più affermati scrittori sloveni contemporanei, Premio Latisana Nord Est 2018 tradotto in molti Stati. La serata di venerdì sarà suggellata alle 21.45 dal concerto della cantautrice goriziana Paola Rossato, accompagnata da Raffaella Ragusa. Sabato sarà la giornata clou della manifestazione, con appuntamenti a partire dalle 10 tra le aule della Kulturhaus, Casa Ascoli e altri angoli dell’ex ghetto ebraico. Ci saranno anche laboratori per ragazzi e adulti, spaziando anche con lo spagnolo.

Alla 10.30 gli incontri pubblici partiranno con Vojko Gorjanc, docente all’Università di Lubiana, che interverrà sul tema “Ideologie linguistiche”. Ulteriore incontro sul tema delle lingue quali possibili “ponti” o motivo di scontro tra popoli, è il dialogo con Jan Brousek “Conflitti linguistici nella regione Alpe-Adria. È possibile trovare una lingua comune?” (ore 11.30). Docente all’Università di Graz e di Klagenfurt, Brousek si occupa da quindici anni di ricerca sulla risoluzione dei conflitti interculturali, principalmente nella regione Alpe-Adria.

L’artista visiva Paola Gasparotto sarà protagonista, in conclusione di mattinata (ore 12.30), dell’incontro condotto da Franco Spanò “Time of change. Visioni per un pianeta che cambia”, che racconta della sua ricerca artistica e poetico-espressiva in costante dialogo con la natura. Nel pomeriggio si parlerà anche di carsismo con il Centro ricerche Seppenhofer, mentre verrà riproposto il laboratorio di disegno manga con Federico Bauzon. Alle 18, quindi, Mary Barbara Tolusso sarà ospite con Walter Chiereghin per parlare di “Poesia e prosa di un’autrice al confine”.

Le radici ebraiche della città saranno invece approfondite da Lorenzo Drascek dell’associazione Amici di Israele, guidando un tour nell’antico ghetto alle 19.15, a cui sarà abbinata una degustazione di vini kosher. Non sarà per visitabile la Sinagoga, ancora interessata da interventi. Ultimo autore in programma (ore 20.30) lo scrittore Kossi Komla-Ebri nell’incontro condotto da Rossana Puntin, “Rinascere in una lingua”. Infine, il gran finale è affidato alle 21.30 alla musica di Dj Janko, noto dj sloveno, sempre in Casa Ascoli.

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