Gorizia studia il suo Piano per l'energia green, pressing di 17 associazioni

Gorizia studia il suo Piano per l'energia green, pressing di 17 associazioni

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Gorizia studia il suo Piano per l'energia green, pressing di 17 associazioni

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 26 Nov 2022
Copertina per Gorizia studia il suo Piano per l'energia green, pressing di 17 associazioni

La giunta rimette in moto l'iter, giovedì l'incontro delle associazioni e lunedì la discussione in Aula.

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Si rinnovano gli impegni dell’amministrazione comunale di Gorizia nel quadro del Patto dei sindaci, accordo siglato sotto l’allora giunta Romoli sul tema ambientale. Questa settimana, è stata approvata una delibera per rimettere il moto il percorso, puntando ad arrivare anche al Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc), chiesto anche dall’opposizione nelle scorse settimane. “A suo tempo - ricorda l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi - avevamo dato l’incarico al Ceta per predisporre l’atto”.

Il Centro di ecologia teorica e applicata avrebbe dovuto realizzare la strategia, ma il Comune decise di temporeggiare: “In termini di riorganizzazione della struttura comunale e piano economico sarebbe stato troppo impegnativo”, ha ricordato Del Sordi. Ora, quindi, “siamo fermi a quella prima fase e per fortuna, perché quel Paesc sarebbe stato già vecchio. La normativa è cambiata molto nel frattempo e all’epoca non era prevista la collaborazione con i comuni sloveni”, che sarà invece oggetto di un programma ad hoc.

Inoltre, precisa l’assessore, “all’epoca la normativa regionale non era favorevole a questo tipo di iniziative e le risorse sarebbe dovute essere totalmente a nostro carico. Ora i tempi sono maturi e questa prima delibera traccia una traiettoria che seguiremo nei prossimi anni”. Adesso, però, bisognerà troverà risorse da destinare su questo fronte, nonché adeguare anche il piano delle opere pubbliche e il documento unico di programmazione sui principi da seguire. A partire dalla decarbonizzazione, come avviato da Nova Gorica.

“È una cosa ferma da troppo tempo” incalza Del Sordi. Nel frattempo, 17 associazioni hanno presentato la richiesta formale alla giunta di spingere sul tema. Giovedì si è infatti tenuto il convegno “Cambiamo il clima a Gorizia. Decarbonizzazione urbana, una sfida per i sindaci, un’opportunità per il territorio”, in Sala Incontro a San Rocco, per dimostrare i vantaggi e le opportunità offerte dall’adozione del Paesc. Coinvolti sodalizi, forze politiche ed enti, come Arpa che nel 2021 ha fornito 886 consulenze gratuite a tema.

Tra chi ha già avviato l’iter c’è il Comune di Savogna d’Isonzo, con il dirigente Paolo Zonino che ha sottolineato la riduzione del 25% raggiunta. Da Nova Gorica, Boštjan Mljač di Golea - l’equivalente dell’Arpa - ha rilevato che la riduzione delle emissioni fin’ora raggiunta nella cittadina slovena è significativa e fa ben sperare per il raggiungimento del risultato finale. Per Legambiente, Luca Cadez ha illustrato lo stato di salute del clima in città a seguito del rapporto annuale: emerge un aumento netto nella produzione di rifiuti urbani.

“Anche se la discussione della mozione è stata rinviata lo scorso 7 novembre per ‘problemi tecnici’ (ma inserita all’ODG di lunedì prossimo) - spiegano gli organizzatori dell’evento in una nota - e al convegno nessun amministratore fosse presente, siamo felici che in qualche modo l’argomento sia stato affrontato dall’amministrazione e attendiamo di conoscere gli impegni assunti per l’approvazione del Paesc. In un modo o nell’altro, l’azione congiunta sembra aver prodotto effetti e questo era il nostro obiettivo” concludono.

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