Gorizia spinge sul parco tematico del Calvario, percorsi tra natura e storia

Gorizia spinge sul parco tematico del Calvario, percorsi tra natura e storia

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Gorizia spinge sul parco tematico del Calvario, percorsi tra natura e storia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 25 Nov 2022
Copertina per Gorizia spinge sul parco tematico del Calvario, percorsi tra natura e storia

Attesa la firma tra Comune e associazioni, due percorsi previsti: uno storico e uno naturalistico.

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Prende forma il progetto per valorizzare il monte Calvario a Gorizia. Questa mattina, è stato illustrato l’accordo programmatico che sarà presto sottoscritto dall’amministrazione comunale con le diverse associazioni partner, per valorizzare il sito sia dal punto di vista turistico che per gli stessi goriziani e coloro che frequentano abitualmente l’area per passeggiate ed escursioni. Il tutto fa seguito a una delibera approvata ancora dalla precedente giunta, poco prima della ultime elezioni amministrative.

“Ci impegniamo a iniziare un percorso di lavoro sul parco tematico del Calvario - spiega l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi -, per quanto concerne l’aspetto storico ma anche quello naturalistico”. L’intesa prevederà quindi un’assunzione di diverse responsabilità e compiti su alcuni ambiti, ripartiti tra le varie realtà che hanno dato la propria disponibilità nell’impegnarsi in questo progetto. Proprio queste hanno già condotto un’analisi storica e culturale da cui partire, spaziando fin dal passato romano.

Sull’altura, infatti, sono ancora presenti tracce di epoca imperiale, fino ad arrivare alle tracce ben più recenti della Prima guerra mondiale. Tra i punti che saranno valorizzati, ci sarà anche la chiesetta sulla cima, nonché alcuni monumenti come la tomba di Scipio Slataper, toccando ovviamente la manutenzione dei sentieri. “L’obiettivo largo è raggiungere il 2025 con questi interventi - ancora Del Sordi -, ora siamo in una fase preliminare in cui abbiamo individuato gli obiettivi. Adesso dobbiamo firmare un accordo”.

Questo delineerà il programma effettivo degli interventi, in un percorso a tre step che prevede, dopo le indagini, una prima realizzazione e quindi l’impegno economico più sostanzioso da parte del Comune. “Dopo dovremo trovare le risorse a bilancio per finanziare gli interventi - rimarca l’assessore -, la Banca di credito cooperativo è già tra i partner e ricercheremo fondi da diversi enti. Sono opere importanti ma che non richiedono lunghi impegni, seppur costosi”. La firma del documento dovrebbe arrivare entro l’anno o a inizio 2023.

Ancora da definire un quadro economico. Oltre all’amministrazione locale, hanno aderito l’associazione culturale La Primula di Lucinico, la sezione cittadina dell’associazione Alpini, gli Amici dell’Isonzo, il Centro isontino camminata nordica, l’Unione delle associazioni di Lucinico, la Società alpina delle Giulie, Cai di Trieste, Gruppi ricerche e studi Grande guerra, il Centro ricerche carsiche Seppenhoffer e l’associazione Corpo forestale in Friuli Venezia Giulia. Il progetto è seguito anche dall’assessorato alla cultura.

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