Gorizia tra le cripte e antichi palazzi, 280 curiosi alle Giornate Fai

Gorizia tra le cripte e antichi palazzi, 280 curiosi alle Giornate Fai

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Gorizia tra le cripte e antichi palazzi, 280 curiosi alle Giornate Fai

Di Alessandro Pasi • Pubblicato il 16 Ott 2023
Copertina per Gorizia tra le cripte e antichi palazzi, 280 curiosi alle Giornate Fai

La giornata ha visto come principale attrazione la cripta della chiesa di Sant’Ignazio, oltre al tour per la città con la guida Sabrina Pelizon.

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La giornata del Fai di quest’autunno, svoltasi domenica 15 ottobre, ha visto come principale attrazione la cripta della chiesa di Sant’Ignazio di Gorizia. La storica chiesa di piazza Vittoria ha da poco aperto al pubblico, e solamente in occasioni eccezionali, la parte sotterranea che fino a poco tempo fa era inaccessibile. Tuttora l’accesso è accidentato ed è necessario il posizionamento di attrezzature apposite e la supervisione di esperti. Durante la giornata, questo compito è stato assegnato al gruppo di speleologi del Centro ricerche carsiche C. Seppenhofer.

Questi hanno aiutato e guidato il pubblico attraverso una visita sicura dei locali sotterranei. L’entrata si trova alla destra dell’altare maggiore della chiesa ed è stato necessario rimuovere un blocco di pietra che sigillava la botola d’entrata. La cripta che probabilmente in origine era adibita a cappella, ospita ora le salme dei padri gesuiti, l’ordine ecclesiastico che ha voluto la costruzione della chiesa di Sant’Ignazio.

Attraverso un breve passaggio sotterraneo si accede ad un secondo spazio che potrebbe essere stata la cripta di una famiglia nobile della città, della quale non si ha molte informazioni. Per partecipare alla visita era necessaria la prenotazione affinché i gruppi fossero circoscritti ad un numero di persone adatto. Nonostante ciò, il fascino del luogo ha attirato un gran numero di persone e le prenotazioni hanno esaurito i posti disponibili per le visite della giornata.

Era possibile inoltre partecipare alla visita guidata della stessa chiesa, oltre a quella dell’Immacolata Concezione in via Garibaldi e alla passeggiata storica per le vie della città. La giornata ha contato in tutto con 280 partecipanti. Per quanto riguarda il sito di via Garibaldi, solitamente chiuso e poco evidente a uno sguardo distratto, ha una storia decisamente singolare: venne infatti edificata agli inizi del Seicento come luogo di culto collegato al cosiddetto "Ospitale delle donne".

Lungo via Garibaldi la chiesa risulta poco visibile a causa della costruzione, nel tempo, di edifici civili che la affiancano. Rimane però un piccolo scrigno di architettura, decorazione e storia goriziana oltre che una testimonianza di cura e assistenza a donne bisognose. Ad accompagnare i visitatori sono stati gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Brignoli di Gradisca d'Isonzo. La gita a piedi, invece, è partita dalla fontana del Pacassi in piazza Vittoria, facendo scoprire le testimonianze urbanistiche, architettoniche e artistiche risalenti alle diverse epoche storiche.

Un viaggio dal Medioevo dalle vie anguste e acciottolate per arrivare fino al Barocco, in un percorso che ha toccato la storica via Rastello e poi il tracciato, oggi sotterraneo, della Grapa per finire in via Garibaldi. A guidare i vistatori è stata Sabrina Pelizon, guida naturalistica regionale-Ecoturismo Fvg.

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