BARRIERE ARCHITETTONICHE
Gorizia, sul sito del Comune il questionario per abbattere le barriere architettoniche

Aperto alla cittadinanza, il sondaggio è disponibile fino al 20 febbraio. Lunedì 17 un incontro partecipato per valutare le difficoltà del quotidiano.
Strade poco agibili perché sconnesse, marciapiedi come muri insormontabili, accessi a edifici pubblici disagevoli. Queste e molte altre possono essere le difficoltà con cui, quotidianamente, deve destreggiarsi un disabile, una persona con difficoltà motoria anche temporanea o, più semplicemente, un genitore con un passeggino. Ed è proprio per risolvere le criticità presenti sul territorio che, dal 24 gennaio, sul sito del Comune di Gorizia è possibile compilare un questionario nel quale i cittadini sono chiamati a esprimere il proprio punto di vista.
Il sondaggio, che resterà attivo fino al 20 febbraio, si inserisce nell’ambito delle attività rientranti nella fase partecipativa di attuazione del Peba, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, per il quale il Comune ha aderito al progetto di mappatura sollecitato dalla Regione. Questa prima fase si articola in una serie di incontri, alcuni dei quali già svolti, con la popolazione e i portatori di interesse (principalmente le associazioni che si occupano di disabilità).
Il primo appuntamento, tenutosi nel 2024, ha visto i progettisti del Peba illustrare il percorso amministrativo che sarebbe stato seguito. «Il Comun ha deciso di concentrarsi non su tutto il territorio cittadino, cosa che sarebbe stata un’impresa troppo complessa, ma di focalizzarsi sul percorso della Capitale della Cultura, quindi privilegiando i luoghi in cui si tengono mostre o conferenze legate all’evento» spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Sarah Filisetti.
Riprendendo lo slogan “Da stazione a stazione” che è stato il filo rosso (anzi: verde Isonzo) della giornata dell’8 febbraio, nel questionario si è infatti invitati a segnalare il grado di importanza di aree urbane che da Corso Italia arrivano a via Montesanto anche attraverso strade laterali come via San Giovanni, via Canova o la scalinata Emma Galli (che unisce via Petrarca a via Brass). Lo stesso tipo di valutazione viene richiesto per edifici comunali come Palazzo De Grazia, il Museo di Santa Chiara, il Teatro Verdi, la Sinagoga e la Galleria Bombi, con l’invito successivo a suggerire altre aree urbane ed edifici come prossimo oggetto di analisi.
«I progettisti hanno illustrato le fasi del lavoro e si è parlato anche dell’accettazione da parte del Comune di un nuovo applicativo della Regione in cui le criticità vengono inserite in apposite schede che vengono poi condivise ed entrano in un’unica banca dati regionale» continua Filisetti. Un secondo incontro, svoltosi a gennaio, ha permesso ai progettisti di illustrare le rilevazioni condotte sul territorio, con dati che hanno messo in lue un panorama piuttosto positivo poiché le progettazioni recenti sono state attuate senza barriere architettoniche, in alcuni casi gli interventi di correzione sono già stati effettuati e quindi le criticità sono piuttosto limitate.
Nell’occasione è stato anche presentato il sondaggio, che si può trovare sul sito del Comune nella sezione Novità da cui accedere all’area Notizie cercando quindi Peba. Il terzo appuntamento è invece previsto per il 17 febbraio alle 15 nella forma di una rilevazione partecipata: progettisti, tecnici, gli assessori Filisetti e Romano ma anche associazioni e cittadini si ritroveranno davanti alla sede dell'Ufficio tecnico di via Garibaldi 7 per analizzare il territorio e valutarne le effettive difficoltà.
«Gli interventi saranno numerosi – conclude l’assessore – ma la priorità verrà individuata sulla base delle valutazioni dei tecnici e della popolazione». Per questo tipo di attività, a Regione prevede un finanziamento annuale del 50% delle spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche mentre il contributo per la progettazione, cui il Comune di Gorizia ha accesso, si estende su base triennale.
Photo by SHVETS
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