In città
Gorizia, la sfilata di carnevale raccoglie musica e colori: ma il corteo parte tardi per gli striscioni di GO! 2025

In migliaia hanno affollato le strade della città per festeggiare. Medeazza prima fra i carri, Marcottini per i gruppi.
Figuranti e volontari si sono ritrovati sin dalla tarda mattinata sulla via Boccaccio ancora aperta al traffico, nonostante i primi gruppi fossero intenti a montare i carri. Una partenza fissata per le 14, slittata di mezz’ora a causa del “piccolo” dettaglio sfuggito agli organizzatori: gli striscioni di Go!2025, poi rimossi grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Si è svolta domenica 23 febbraio la 35ma edizione del Carnevale goriziano, per la prima volta in veste transfrontaliera per celebrare lo speciale Go!2025. «Mai così tanti partecipanti – ha rimarcato il presidente della Pro loco Giorgio Lorenzoni – oltre 1700, un record assoluto». Con un’importante novità rispetto allo scorso anno: il percorso invertito, per consentire a tutti i gruppi di raggiungere piazza Vittoria e festeggiare sotto al tendone coperto, cui si è aggiunta la presenza degli amici sloveni, con gruppi provenienti anche da Tolmino o Cerovlje in comune di Duino Aurisina. «Lo scorso anno erano 22, quest’anno 30, tra carri e gruppi», specifica Lorenzoni. A mancare all’appello soltanto un gruppo di Trebiciano, mentre i carri che hanno preso parte alla fantasmagorica sfilata provenivano da Sant’Andrea, San Floriano del Collio, Savogna d’Isonzo, San Pelagio (Duino Aurisina), Slivia, Doberdò del Lago, Medeazza, Grions del Torre, Prepotto, Maniago, Treppo Grande e dall’ancora più distante Vajont. «Ieri abbiamo ospitato il Carnevale europeo – ribadisce l’assessore per le Attività produttive Luca Cagliari - oggi invece abbiamo la grande opportunità di ospitare carri e gruppi provenienti dalla Slovenia. Un’edizione Go!2025 veramente straordinaria, coronata dalla conclusiva dalla festa in piazza».
Ad aprire le danze è stata la banda con lo striscione “Go! Borderless”, seguita dal trenino di Circus train diretta dall’associazione “Stile goriziano”. «Quest’anno rappresentiamo “Il matto circo di Gorizia” – spiega il presidente Elisa Coppola – supportati da Movartex, che ci sostiene nelle coreografie e nei balletti, e dalla Dinamo Gorizia. Tutti i bambini impersonano pagliaccetti, mentre gli adulti raffigurano ciascuno un personaggio del circo».
A guardare alle verze è invece il carro di Sant’Andrea, con i suoi «vrzotari», raffigurante l’arrivo di Hamilton «anziché in scuderia Ferrari, alla scuderia Vrzotari». Con le tute rosse e l’immagine di un tacchino al posto del cavallino rampante, le ragazze sfilano indossando il casco affiancate da avvenenti giovani in minigonna. «Hamilton si è perso per strada ed è giunto da noi a Sant’Andrea», scherzano i componenti della sezione giovanile “Piciulati”, con a capo Alessandro Nanut. «Rispetto allo scorso anno abbiamo raddoppiato la lunghezza del carro e ci siamo impegnati molto di più nei colori. Siamo partiti in pole position – sottolineano prima di sfilare – la concorrenza sarà ardua, speriamo nel meteo e che le gomme tengano!».
«Abbiamo scelto di rappresentare i Maori – racconta Nicolas Piva, del carro di Savogna d’Isonzo – perché quest’anno abbiamo puntato sulle coreografie e sui balli. Ci sono subito venuti in mente i Maori e la loro “haka”, basta guardare in tv i rugbisti neozelandesi per farti salire l’adrenalina. Volevamo sortire lo stesso effetto». Loro sono aperti «haka 24», e con una coreografia coinvolgente hanno danzato mostrando un gigantesco busto tatuato, a simboleggiare la nota tribù polinesiana.
E poi c’è la Banda Bassotti di Števerjan, tenuta a bada dalla frusta di un gigantesco Paperon de Paperoni. «Da Gorizia, come comparse siamo una novantina di persone – riferisce emozionata Marisa Cassani di San Floriano, scaricando i materiali da assemblare – mentre noi siamo in quattordici. È un’esperienza che si vive fin dal primo giorno, oggi dobbiamo appena montarlo. Quando sarà ora di partire saremo già sudati, ma siamo contentissimi». Il carro - realizzato insieme al circolo culturale Briški Grič, diretto da Josko Terpin e Damian Stekar - ha sfilato con figuranti in magliette rosse realizzate dalla sarta Luciana Stekar.
«Costruiamo tutto nel garage di un privato – specifica – lavorando anche alle undici di sera. Chi lavora va di sera dalle otto a mezzanotte, ma lo facciamo per passione. Domenica prossima saremo a Savogna, mentre sabato a Šempeter, per poi concludere a Monfalcone». Improntata al mondo del cinema e dell’animazione è stato invece il gruppo della Pro loco di Turriaco, nel cui “Ciak si gira” ha sfilato Pennywise con il suo palloncino rosso, Obelix, Pippi Calzelunghe e persino E.T. in bici insieme a Elliott. Direttamente dal Paese dei Balocchi proveniva poi il fiabesco carro di San Pelagio dominato da Pinocchio, dove c’era posto anche per una trottola girevole, una giostrina di cavalli e una piccola ruota panoramica.
A essere premiati sono stati i primi tre carri e gruppi, selezionati per originalità, bellezza e scenografia. Fra i carri, a classificarsi prime sono stati i leoni di Medeazza. Secondi sul podio Marinai e Pirati di Doberdò, seguiti dai Maori di Savogna. Fra i gruppi, in cima al podio è salito Marcottini, seguito dal secondo posto per San Mauro e infine Santa Croce. Due riconoscimenti per la lunga e attiva partecipazione sono invece andati a Livio e Laura Grions. La festa proseguirà fino a tarda serata fra balli e bevande a volontà.
Foto di Sergio Marini.
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