Gorizia, i 7 gestori idrici fanno rete: caccia a 60 milioni in progetti

Gorizia, i 7 gestori idrici fanno rete: caccia a 60 milioni in progetti

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Gorizia, i 7 gestori idrici fanno rete: caccia a 60 milioni in progetti

Di Redazione • Pubblicato il 29 Set 2022
Copertina per Gorizia, i 7 gestori idrici fanno rete: caccia a 60 milioni in progetti

L'accordo per arrivare al Pnrr, due progetti in campo tra cui la lotta alle perdite idriche.

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I sette gestori del servizio idrico integrato del Friuli Venezia Giulia faranno squadra per attingere alle risorse del Pnrr. L'accordo è stato firmato a Gorizia nella sede di Iriscqua, coivolgendo la stessa società locale insieme Cafc, AcegasApsAmga, Hydrogea, Livenza Tagliamento Acque, Acquedotto Poiana e Acquedotto del Carso. Nasce così una Rete di impresa finalizzata alla presentazione di progetti comuni, con già alcuni delineati.

L’occasione ha segnato anche la nascita di un tavolo di confronto permanente che permetterà ai gestori di progettare gli interventi infrastrutturali del sistema idrico regionale. Il tutto sfruttando tecnologie e innovazione con attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e nel contempo affrontare in maniera unitaria e con urgenza le gravi difficoltà causate dai rincari di energia e materie prime. Presidenti e direttori generali dei sette gestori hanno infatti condiviso un’analisi sulle crescenti difficoltà che il comparto si trova ad affrontare in questo periodo.

“Da qui - spiegano i rappresentanti delle aziende, che unitariamente vedono come propri soci tutti i comuni della Regione e che servono tutte le utenze del Friuli Venezia Giulia - parte un tavolo permanente di confronto che si riunirà con cadenza trimestrale per consentirci di condividere le analisi delle criticità del nostro settore e rivolgerci con un’unica voce ai nostri interlocutori istituzionali”. Una comunione di intenti e di visione che si è concretizzata nell'accordo che permette di mettere a sistema le forze.

Aumentano così le possibilità di accedere alle risorse messe a disposizione dall'Unione europea. “La firma di questo documento - aggiungono - segna il punto di arrivo di un percorso che negli ultimi anni ci ha visto collaborare in maniera sempre più stretta e coesa su più fronti - come il Water Safety Plan e il Masterplan acquedotti - un approccio serio e pragmatico che porteremo avanti in futuro anche su altri temi”. La rete sta attuando in particolare due progetti. Il primo prevede un importo complessivo di quasi 48 milioni di euro, di cui più di 37 sarebbero finanziati dal Pnrr.

Si tratta della realizzazione di interventi per la riduzione delle perdite nelle reti idriche, non solo sul fronte della sostituzione delle tubature ma anche su quello della digitalizzazione, del monitoraggio delle reti stesse e della ricerca e riparazione delle perdite idriche. Il secondo prevede un impianto regionale di essiccamento fanghi, una infrastruttura a cui verrebbero destinati tutti i fanghi, liquidi e disidratati, prodotti dai sistemi di depurazione acque reflue urbane. Questo intervento presenta un importo complessivo pari a 12,5 milioni di euro, interamente a valere sulle risorse europee.

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