STAMATTINA
Gorizia, salve le degenze di cardiologia: ancora in bilico la terapia intensiva

L'assessore regionale Riccardi ha rassicurato sul primo punto rimandando la decisione sul trasferimento della Terapia Intensiva ad Asugi. Molteplici gli affondi al Pd.
Un incontro di chiarimento: per uscire dal rincorrersi di notizie delle ultime settimane ma anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Queste le ragioni che hanno indotto l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi a richiedere al sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna un incontro con la stampa per fare il punto sul paventato trasferimento del reparto di cardiologia e dell’Utic.
E così questa mattina, carte alla mano, Riccardi ha precisato che le degenze di Cardiologia presenti all’ospedale di Gorizia saranno mantenute, tanto che domani in giunta regionale sarà portata la delibera per ufficializzarlo, correggendo l’atto errato. «Nessuna spinta in questa direzione è giunta dalla piazza o dalle manifestazioni del Pd - ha tenuto a precisare l’assessore – semplicemente ci siamo resi conto dell’errore».
La rassicurazione in merito era giunta al sindaco già a fine gennaio e, di conseguenza, le degenze di cardiologia resteranno sia a Gorizia sia a Monfalcone. Diverso il discorro per l’Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic), a proposito della cui permanenza nel capoluogo isontino la palla passa ad Asugi. Entro la fine del 2025, l’azienda dovrà presentare una proposta per la sua collocazione, tenendo conto degli standard che regolamentano la sua presenza in base al decreto ministeriale 70 del 2015. Un decreto che, fra le altre cose, prevede un bacino di utenza compreso fra i 150mila e i 300mila abitanti, numeri che in realtà la provincia isontina nemmeno raggiuge attestandosi attorno ai 130mila possibili utenti.
E qui Riccardi ha tenuto a ulteriori precisazioni ben indirizzate al Pd e, nello specifico, alla consigliera Fasiolo. «Il 30 gennaio un consigliere regionale del collegio di Gorizia ha affermato che sia una scelta folle avere una sola Utic nell’isontino, ma il decreto ministeriale 70 del 2 aprile 2015 è stato approvato dal partito democratico, quando al governo c’era Matteo Renzi e la consigliera Fasiolo sedeva in Senato. Mi chiedo quindi se sia folle io, come lei mi definisce, perché applico una norma approvata dal suo partito o se sia folle chi mi dà del folle perché applico questa norma che lei a suo tempo ha votato».
«La delibera 2673 del dicembre 2014 che stabilisce gli standard dell’assistenza primaria e ospedaliera e quindi che i posti letto dell’Utic debbano essere concentrati in un’unica sede è stata approvata in Regione dalla giunta Serracchiani, quando io ero all’opposizione: quindi il Pd ha approvato quella volta qualcosa che andava bene e che adesso invece critica» ha aggiunto Riccardi che, rispondendo a quanti accusano la giunta Fedriga di penalizzare la sanità di Gorizia, ha ricordato che nel periodo 2019-2024 gi investimenti a favore della salute cittadina hanno superato i 53milioni di euro.
L’assessore parla anche del Piano oncologico regionale regalando un altro affondo al Pd che «Si dovrebbe mettere d’accordo con se stesso perché non possono votare alcuni pro e alcuni contro il piano a seconda di dove devono prendere le preferenze». Nel pomeriggio di oggi c’è stata la prima riunione del coordinamento oncologico regionale a cui hanno preso parte tutti i professionisti che concorrono al percorso oncologico, da quanti si occupano della diagnostica ai chirurghi.
«Sarà proprio la nuova Rete oncologica regionale a guidare l'assetto della rete chirurgica e di conseguenza l'assetto delle reti ospedaliere sui territori. Dobbiamo immaginare un modello di organizzazione sanitaria che superi quello attuale, troppo sbilanciato sulle acuzie, e che guardi a un modello che deve invece rispondere ai nuovi bisogni che vedono al centro le cronicità e quindi la necessità di approcci multidisciplinari».
Soddisfatti delle rassicurazioni emerse dall’incontro tanto il sindaco Ziberna quanto l’assessore alle Politiche sanitarie Silvana Romano che ha esplicitamente chiesto a Riccardi di far passare, domani pomeriggio, la correzione della delibera per il mantenimento dei posti di cardiologia in modo da presentarla, martedì mattina, all’assemblea dei sindaci cui lei stessa presenzierà. Intanto, sabato mattina alle 10, davanti al Comune si terrà una nuova assemblea pubblica del Comitato salute di Gorizia per il mantenimento dell'Utic a Gorizia.
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