Gorizia salva Kinemax, accordo pubblico e privato da 1,2 milioni di euro

Gorizia salva Kinemax, accordo pubblico e privato da 1,2 milioni di euro

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Gorizia salva Kinemax, accordo pubblico e privato da 1,2 milioni di euro

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 21 Mar 2023
Copertina per Gorizia salva Kinemax, accordo pubblico e privato da 1,2 milioni di euro

Cordata di pubblico e privato per tutelare le sale in città dalla chiusura, nasce la Fondazione Palazzo del cinema.

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Un’associazione di intenti e di fatti. Nella consapevolezza di operare per l’importanza della cultura prima e oltre GO!2025. È stata presentata questa mattina a Gorizia, nel Palazzo del cinema di piazza Vittoria, la rete di enti pubblici e privati creata per salvaguardare il multisala cittadino. Si tratta di un accordo che prevede il passaggio del Kinemax all’associazione Palazzo del Cinema-Hiša filma, sodalizio che a breve si trasformerà in Fondazione. Il passaggio avviene grazie a una cordata fra enti pubblici e privati, Regione, Comune di Gorizia, Unione interregionale triveneta Agis e la società commerciale Transmedia srl.

Quets'ultima è l'attuale proprietaria della struttura. Tutti saranno uniti dalla consapevolezza dell’importanza e valore storico del polo cittadino. Operazione da 1,2 milioni di euro. A illustrare i motivi di questo passaggio è stato Giuseppe Longo, presidente dell’associazione, che ha ricondotto le ragioni dell’accordo alla consapevolezza della crisi del settore, evidente in tutta Italia sin dal 2016 e a cui il Covid ha assestato il colpo definitivo. «All’inizio del 2019 ho parlato con l’Agis Triveneta per lanciare l’allarme visto che quelle del Kinemax erano le uniche tre sale della città».

«Ne è nato un tavolo di confronto che ha portato all’accordo attuale, un progetto che non è solo l’acquisto di un cinema ma si configura come il rilancio delle attività dell’intero Palazzo del cinema, dove troviamo la mediateca, vengono proposti festival come l’Amidei, si tengono rassegne dedicate, attività con le scuole e incontri con gli autori. Inoltre - ha chiosato Longo- da qualche anno siamo impegnati nella raccolta di fondi filmici familiari per la costruzione di un archivio visivo del nostro territorio ed era dunque fondamentale rilanciare questo polo culturale».

«Tutto il progetto nasce nel 1976 ed è strettamente legato al ritorno di Darko Bratina a Gorizia, poiché è stato lui a iniettare il virus dell’audiovisivo in città» ha affermato Boris Peric, presidente di Transmedia. Nel suo breve excursus sulla presenza del cinema Vittoria, poi Kinemax, Peric ha ricordato l’importanza degli anni Novanta con i grossi investimenti della società che rappresenta, motivati negli ultimi anni dal clima di fiducia instauratosi con la giunta comunale. Un plauso alla Regione è giunto invece dal sindaco Ziberna e dal presidente triveneto Agis, Franco Oss Noser, che ha svolto le funzioni di primo intermediario fra Longo e l’assessore Gibelli.

Il tutto nella consapevolezza che l’operazione compiuta a - e, soprattutto, per - Gorizia vada pubblicizzata anche altrove perché lo spettacolo ha bisogno di riforme e di politiche strutturali in ambito culturale, aspetto per il quale il Friuli Venezia Giulia è da indicare come modello. Essendo a una delle sue ultime apparizioni pubbliche, ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa l’assessore Tiziana Gibelli: «Lascio con la certezza di aver fatto tutto ciò che potevo all’80% e, al di là delle molte critiche, ribadisco che il cartellone di eventi per GO!2025 non potesse interamente gravitare sulla sola Gorizia perché non avrebbe retto il peso di tanti eventi tutta da sola».

«Per questo il palinsesto sarà su base regionale. Appartengo a una generazione che ha sempre inteso la politica come “fare il bene comune” ed è per questo che ho subito accolto la richiesta del progetto per il Palazzo del cinema, una richiesta immediatamente condivisa dal consiglio regionale anche grazie alla contemporanea pubblicazione dell’indagine del Sole 24Ore relativa ai dati sul rapporto fra popolazione e frequenza del cinema che ha visto Gorizia al vertice della classifica».

Sostegno all’operato della giunta regionale è giunto anche da Alberto Bevilacqua, direttore dell’Ert, che ha sottolineato come l’istanza sollevata da Longo sia stata rivolta ad Agis, che si occupa di spettacoli dal vivo, e non ad Anec, riferimento più immediato per le attività relative al cinema. «Ormai le barriere fra spettacolo dal vivo e riprodotto sono datate - ha sostenuto Bevilacqua - bisogna invece aggredire un problema come quello della crisi degli spettacoli con delle strategie comuni».

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