L'EVENTO
Gorizia, i ristoranti della città profumeranno della sua Rosa

Presentata la 15esima edizione de 'La Rosa in tavola' con 12 locali partecipanti. Esteso a Savogna d'Isonzo il bacino di produzione.
La Rosa di Gorizia si sta . . . raffreddando al punto giusto per arrivare sulle tavole dei ristoranti goriziani, impegnati per il 15esimo anno consecutivo nel proporre dei menù ad hoc strutturati attorno a questa indiscussa protagonista della gastronomia locale. “Signore e signori La Rosa di Gorizia” è il nuovo slogan di “La Rosa di Gorizia a tavola”, il calendario di pranzi e cene ideati dai locali cittadini presentato questa mattina nella Sala Bianca del Comune.
«Si tratta, è il caso di dirlo, di mettere sul piatto due eccellenze: la Rosa di Gorizia ma anche la creatività e la preparazione dei nostri ristoratori per dimostrare, se ci fossero ancora dubbi al riguardo, che l'enogastronomia è uno dei principali modi di attrarre e fare marketing» ha sintetizzato l'assessore ai Grandi Eventi Luca Cagliari in apertura di conferenza stampa.
A illustrare i dettagli dell'iniziativa, la presidente dell'associazione “Gorizia a Tavola” Michela Fabbro, titolare del “Rosenbar”: «Sono 5 anni che realizziamo questo evento e sappiamo quanto sia trainante questo prodotto. Per i ristoratori si tratta sempre di una sfida alla proposta più curiosa e l'interesse verso la Rosa è reso evidente anche dal nuovo ingresso di tre attività nel nostro calendario, il “Tobacco Inn”, “La retrobottega del buffet alla Valletta” e la Trattoria “Al Piron”».
Le cene inizieranno venerdì 10 gennaio al “Rebekin” di via Morelli per concludersi, sabato 8 febbraio, con il pranzo alla Trattoria “Ca' di Pieri” ma l'intenzione è quella, complice il prolungarsi della disponibilità della Rosa, di prorogare l'iniziativa mettendo a punto un piatto a base del pregiato radicchio che possa essere inserito nel menù di tutti i locali aderenti durante la prima settimana di Gorizia Capitale Europea.
«Vorremmo far restare la Rosa il più possibile sulle nostre tavole, creando dunque un “piatto simbolo” che possa fungere da filo conduttore in tutti i nostri locali» ha precisato Fabbro che ha chiesto al Comune un supporto per dare maggiore visibilità ai ristoranti cittadini agevolando nel contempo la loro scoperta da parte di turisti mordi e fuggi. La proposta, volta soprattutto a una migliore fruibilità degli orari di apertura e chiusura, intende svilupparsi come una sinergia anche fra ristoratori che magari, sulle proprie vetrine, potrebbero indicare l'attività aperta più vicina mentre nel caso del Comune si potrebbe pensare a una condivisione delle informazioni di base tramite i canali social o dei totem disseminati in città e dotati di qr-code.
Se 12 sono i ristoratori aderenti a “La Rosa in Tavola”, 11 sono le aziende produttrici che assicureranno l'arrivo di questa eccellenza nei locali goriziani con la recente inclusione delle coltivazioni presenti nel comune di Savogna d'Isonzo, fino al Ponte sul Vipacco. Valentina Brumat, in rappresentanza dell'associazione produttori, ha auspicato il protrarsi della produzione fino a metà febbraio proprio per assicurare la disponibilità della Rosa nel periodo della Capitale Europea: questo, nel rispetto del disciplinare richiesto dalla produzione di un'eccellenza che conta molte imitazioni di alta qualità rispetto alle quali è compito di produttori e ristoratori spiegare le differenze con l'originale.
Come detto, le cene partiranno il 10 gennaio "Al Rebekin" e nella varietà e fantasia delle proposte sono coinvolti anche i produttori vitivinicoli della zona. Domenica 12 gennaio alle 12 e giovedì 16 gennaio alle 19.30 alla Chincaglieria Gastronomica i piatti ideati da Chiara Canzoneri si sposeranno ai vini della cantina Gradis'ciutta mentre venerdì 17 gennaio la cena della Trattoria Gostilna Primožič, preparata con la Rosa dell'azienda agricola Hvalic Costanza, sarà accompagnata dai vini dell'azienda agricola Nadali Ilvo.
Venerdì 17 la cena dell'Agriturismo Brumat godrà della Rosa a km zero proveniente dalla propria coltvazione mentre sabato 18 gennaio la Trattoria “Al Piron” affiancherà le proprie pietanze con i vini di Villa Vasi. Sempre sabato 18 la cena si tingerà di Rosa anche al “Tobacco Inn” e il programma proseguirà giovedì 23 “Alla Valletta” con l'abbinamento del Malvasia di Casa delle Rose e la presenza del produttore di Rosa Lucio Bernot. Sempre la sera del 23 si potrà gustare l'ampia proposta del “Rosenbar”, accompagnata dai vini della famiglia Primosic, dalla musica e i testi di Mario e Francesca dalla presenza del produttore Fabio Brumat. Una particolarità della cena sarà la proposta di un piatto (“La pancia di monaca”) ispirato dal libro “Gusta' Gurizian” di Roberto Zottar.
Nella cena della Trattoria “Al Ponte del Calvario” venerdì 24 gennaio protagonista sarà anche il pane alla Rosa fatto in casa, servito con i vini di Evgen Komjanc, alla presenza del produttore Francesco Brumat e con il divertimento assicurato da una tombola dedicata alla Rosa. Domenica 26, a pranzo, la Trattoria “Alla Luna” vedrà la presenza del giovane sommelier Felix a propore i vini di Pierpaolo Pecorari presntati anche dallo stesso produttore Alessandro, mentre Albert dell'azienda Raju spiegherà i segreti della produzione del radicchio, il tutto intervallato da momenti di intrattenimento, premi e il pane alla Rosa.
Venerdì 1 febbraio sarà la volta della Trattoria “Turri” con una cena in cui Roberto Zottar presenterà il suo recente libro di ricette “Gusta' Gurizian” in una presentazione resa più sapida dai vini delle aziende Korsic e Blason mentre a chiuder il programma, sabato 8 febbraio, sarà il pranzo alla Trattoria “Ca'di Pieri” con la Rosa dell'azienda Hvalic Costanza e i vini di Ilvo Nadali.
A margine della presentazione del programma, una piccola ma quantomai significativa polemica ha interessato la questione taxi a Gorizia con i disservizi che spesso si trovano a gestire i ristoratori nel momento in cui i clienti li richiedono a fine cena: spesse volte sono infatti gli stessi gestori, a fornte dell'assenza di tassisti disponibili, a farsi carico dei trasferimenti degli avventori. Un problema purtroppo di non immedata soluzione nonostante la Capitale europea lo renda necessario: come ha spiegato l'assessore Cagliari, il bando per ampliare le licenze è stato pubblicato ma è andato deserto.
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