le esposizioni
Gorizia riscopre il tesoro della Diocesi, tre grandi mostre per il 2025

Nel percorso verso il 2025, sono in programma tre grandi percorsi che vanno da Ungaretti a Crali e non solo. Investimento da 1,2 milioni di euro.
Il programma della Capitale europea della cultura 2025 prevede anche l’organizzazione di numerose mostre, ospitate in più siti sia a Gorizia sia a Nova Gorica ma anche condivise con altri comuni della regione. In questo contesto, è arrivata l’ufficializzazione delle prime tre esposizioni organizzate, in questo caso dal Comune di Gorizia, che si svilupperanno fra il 2024 e il 2025. In una delle ultime sedute, la giunta Ziberna ha approvato la delibera con cui si chiedono i finanziamenti alla Regione, complessivamente 1,2 milioni di euro.
Sul piatto ci sono tre progetti che ”abbracciano” personaggi e situazioni particolari di questo territorio. Il primo si intitola “Ungaretti e il Carso” (nella foto, Ungaretti durante la Grande guerra), che prevede una mostra pittorica ma anche inserimenti multimediali e uno spettacolo teatrale ed è proposto da Linea d’Ombra, con ideazione e contenuti di Marco Goldin, curatore di fama nazionale. Il titolo della seconda iniziativa è “Crali. Una vita per il Futurismo”, una grande mostra antologica che vede al centro ancora una volta lo straordinario pittore futurista.
Grazie a questo progetto, curato da Edizioni della Laguna ovvero da Marino De Grassi, si scopriranno nuove opere e nuovi aspetti dell'artista. Infine, in questa prima tranche di mostre ecco “Il tesoro di Aquileia”, di cui si parla da tempo, la grande mostra transfrontaliera che muove dalle radici comuni del territorio storicamente riunito nella Diocesi del Patriarcato, iniziativa espositiva pensata quale evento culturale di punta nel 2025, anno di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura, nonché del Giubileo, resa possibile grazie al lavoro congiunto dell’Arcidiocesi di Gorizia, del Comune di Aquileia, della Fondazione Carigo e della municipalità di Nova Gorica.
“C’è un grande lavoro di squadra - spiega l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti - che vede protagonista non solo il Comune di Gorizia ma tanti altri soggetti fortemente coinvolti in questo straordinario evento a partire della Regione Fvg che, anche recentemente, con il vicepresidente e assessore regionale alla cultura, Mario Anzil, e il direttore Anna Del Bianco, stanno lavorando per valorizzare al massimo il territorio attraverso le iniziative culturali. Siamo in piena fase programmatoria e anticipo che già a fine 2023 partiremo con la mostra Silva Lapidea".
Quest'ultima, curata da Emanuela Uccello, "legherà artisti contemporanei transfrontalieri il cui lavoro si concentra principalmente sul legno e sulla pietra". Successivamente, da marzo 2024 fino a settembre, prenderà vita la più grande mostra su Tullio Crali, concordata con gli eredi, in cui si esporranno oltre 200 opere di cui diverse inedite. Si arriverà quindi a cavallo della Capitale europea della Cultura, da ottobre 2024 fino a maggio 2025 con la mostra su Ungaretti di Marco Goldin cui seguirà la mostra sul tesoro di Aquileia, realizzata a più mani con altri importanti partners, che prenderà vita da maggio 2025 fino a febbraio 2026. Sarà sviluppata su più sedi: museo di Santa Chiara, Aquileia e il Monastero della Castagnevizza.
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