Gorizia riscopre l'arte di Tone Kralj, la sua lotta al fascismo al Kulturni dom

Gorizia riscopre l'arte di Tone Kralj, la sua lotta al fascismo al Kulturni dom

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Gorizia riscopre l'arte di Tone Kralj, la sua lotta al fascismo al Kulturni dom

Di Redazione • Pubblicato il 16 Mag 2024
Copertina per Gorizia riscopre l'arte di Tone Kralj, la sua lotta al fascismo al Kulturni dom

Tone Kralj è stato uno dei più importanti pittori modernisti della storia dell’arte slovena, lunedì la prima parte della mostra a lui dedicata in via Brass.

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Lunedì 20 maggio alle ore 18, presso la galleria del Kulturni dom di Gorizia, si terrà l’inaugurazione della mostra commemorativa del pittore Tone Kralj dal titolo “Kruha in iger / Panem et circenses – La pittura di Tone Kralj 1941-1945”. All’inaugurazione interverranno la direttrice del Museo di Storia Moderna e Contemporanea della Slovenia, Nataša Robežnik; la co-autrice della mostra Tina Fortič Jakopič; la storica Kaja Širok, il giornalista goriziano Andrea Bellavite; il presidente del Kulturni dom Igor Komel e il presidente della fondazione Dorče Sardoč di Gorizia, Boris Peric.

Tone Kralj (1900-1975) è stato uno dei più importanti pittori modernisti della storia dell’arte slovena. Rimane nella memoria collettiva non solo per aver spostato i confini stilistici e per aver esplorato nuove forme di espressione, ma anche per la sua opera versatile e la sua specifica risposta ai cambiamenti sociali attraverso l’arte. Le opere di Kralj rivelano una personalità sensibile, perspicace e audace che ha usato il suo pennello, la sua penna o lo scalpello per rappresentare la realtà del suo ambiente e per confrontarsi con essa in modo critico.
Fu proprio nelle opere create durante la Seconda guerra mondiale che la critica dell’artista divenne ancora più forte.

In questo periodo, creò opere come “Circo Nazista”, “Rapallo”, “Primorski Kurent”, nonché i dipinti nella chiesa parrocchiale di San Vito a Šentviška Gora, che sono considerati simboli di sfida contro il fascismo e la denazionalizzazione. Più la lingua, la cultura e il pensiero sloveno venivano proibiti, più le opere di Kralj contenevano chiare condanne della violenza. Già all’epoca della loro creazione, queste opere furono una fonte di incoraggiamento per gli sloveni e un simbolo di resistenza nella pittura. Oggi, sono considerate un potente documento del tempo, un esempio del percorso creativo audace e indipendente dell’artista, e anche un esempio del potere e dell’influenza che l’arte può avere nella società.

La mostra, promossa dal Kulturni dom di Gorizia, dal Museo di Storia Moderna e Contemporanea della Slovenia, dalla cooperativa culturale Maja (nell’ambito del progetto “Čedermaci”), la fondazione Dorče Sardoč, con il sostegno del ministero per la cultura e quello per gli sloveni nel mondo di Lubiana, della società per azioni Kb di Gorizia e della Regione Friuli Venezia Giulia, rimarrà aperta fino al 2 agosto: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 e nelle ore serali durante le varie manifestazioni culturali.

Il giorno seguente, martedì 21 maggio alle ore 18, presso la biblioteca “Damir Feigel” – Trgovski dom di Gorizia (corso Verdi, 52) invece sarà inaugurata la “seconda parte” della mostra “Omaggio a Tone Kralj”, dal titolo “Sakralne slike” (Dipinti sacrali).

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