Gorizia, l'ultimo addio ad Aleš Doktorič per aiutare giovani amanti di cinema

Gorizia, l'ultimo addio ad Aleš Doktorič per aiutare giovani amanti di cinema

il ricordo

Gorizia, l'ultimo addio ad Aleš Doktorič per aiutare giovani amanti di cinema

Di Redazione • Pubblicato il 30 Dic 2022
Copertina per Gorizia, l'ultimo addio ad Aleš Doktorič per aiutare giovani amanti di cinema

Lo storico presidente del Kinoatelje viveva a Bruxelles, scomparso a 62 anni. Il 5 gennaio l'ultimo saluto.

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Si è spento nei giorni scorsi Aleš Doktorič, 62 anni, da lungo tempo presidente del Kinoatelje di Gorizia e figura di riferimento nel campo cinematografico. Professore, pubblicista e produttore culturale, viveva da anni a Bruxelles e lottava contro la malattia, che alla fine non gli ha lasciato scampo. L'ultimo saluto avrà luogo giovedì 5 gennaio 2023 alle 10.30 nella sala cinematografica del Palazzo del Cinema-Hiša filma di Gorizia, dove si terrà la commemorazione alle 11, seguirà l'inumazione alle 12.30 in cimitero.

“Essere cittadini del mondo o cosmopoliti - scriveva -, come si diceva una volta, non significa essere degli sfollati, degli sradicati, persone prive di un'origine, prive di una storia. Se non sai chi sei, da dove vieni, non sai neanche trovare la via agli altri, non puoi instaurare un dialogo con loro, non puoi scambiarti con loro esperienze significative né stabilire con loro legami profondi. Anche i cosmonauti un giorno partono da un qualche luogo e, conclusi i loro viaggi nello spazio, in un qualche luogo approdano”

Queste le parole riportate nel suo ultimo scritto pubblicato sotto l'egida del Kinoatelje. "Quando, scrivendo o parlando al microfono - lo ricorda l’associazione in un commosso ricordo -, zigzagava loquacemente tra i suoi pensieri, accompagnandosi col suo tipico gesticolare e passando con disinvoltura da una lingua all'altra, le sue frasi erano sempre profonde, argute e chiare. Ci ha lasciato una ricca eredità, e non solo intellettuale”. Aveva preso il testimone di Darko Bratina, suo maestro, alla guida del sodalizio.

“Ha condiviso con noi la vastità dei suoi orizzonti - prosegue la nota -, la considerazione per la diversità, la perspicace lettura del momento presente e la comprensione del tempo in cui ancora dobbiamo entrare. Da quale luogo sia partito e che eredità ci abbia lasciato, lo sappiamo bene, in quali luoghi spazierà e dove approderà, forse prima o poi finiremo con lo scorgerlo nell'oscurità della/di una sala cinematografica, a casa in piazza della Vittoria”. Si era laureato in Storia del cinema alla facoltà di Lettere dell’Università di Trieste.

La sua tesi era dedicata alle opere del regista sloveno Jože Babič. Molte generazioni di studenti hanno avuto l’opportunità di conoscerlo e apprezzarlo come docente di letteratura, latino e storia dell’arte nei due licei sloveni (il classico Primož Trubar e l’umanistico Simon Gregorčič) a Gorizia e nelle scuole slovene di Trieste. Aveva svolto anche un’attività di giornalista pubblicista. Una lunga collaborazione è nata con il quotidiano sloveno Primorski dnevnik, dove pubblicava settimanalmente le sue riflessioni.

Inoltre, è stato responsabile della commissione per l’istruzione della Skgz-Unione culturale economica slovena ed è stato consigliere del direttivo della Glasbena matica. Il suo nome, tuttavia, resta principalmente legato proprio al Kinoatelje. Nel 1981 ha collaborato alla realizzazione della prima retrospettiva del cinema sloveno a Gorizia. Per oltre due decenni è stato presidente dell'associazione cinematografica e come produttore ha contribuito alla realizzazione di una ventina di opere audiovisive. Per ricordarlo, l’appello è “no fiori ma opere di bene”.

È possibile fare una donazione per il fondo devoluto al sostegno di giovani autori e ricercatori nel campo della produzione audiovisiva: Ivan IT30T0548412401CC0011101924 della Banca di Cividale (swift: CIVIIT2C).

Foto Kinoatelje

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