Gorizia ricorda Norma Cossetto, cerimonia e libro a Campagnuzza

Gorizia ricorda Norma Cossetto, cerimonia e libro a Campagnuzza

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Gorizia ricorda Norma Cossetto, cerimonia e libro a Campagnuzza

Di Redazione • Pubblicato il 03 Ott 2022
Copertina per Gorizia ricorda Norma Cossetto, cerimonia e libro a Campagnuzza

Sarà ricordata la giovane uccisa dai titini 79 anni fa, poi il libro di Mauro Tonino.

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Anche Gorizia ricorderà Norma Cossetto, a 79 anni dalla sua morte. La studentessa istriana uccisa il 5 ottobre 1943 dai partigiani titini, che studiò proprio in riva all'Isonzo, sarà commemorata in oltre 200 città italiane. Per l'occasione, la locale Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in collaborazione con Comune di Gorizia, Lega Nazionale, Associazione Italiani di Pola e Istria-Libero Comune di Pola in esilio, Mailing List Histria e il comitato 10 febbraio, organizza per mercoledì 5 ottobre una cerimonia alle 16.30 nell’area verde di piazza Fiume.

Verrà deposto un omaggio floreale. Quest’anno lo slogan dell’evento è “Una scelta d’amore”, come quella "che fece Norma - spiega il sodalizio in una nota - decidendo di rimanere italiana. Una decisione eroica che pagò con la vita". Il Comune sarà presente alla commemorazione in forma solenne con il sindaco Rodolfo Ziberna con fascia tricolore, al suo intervento seguiranno quelli della presidente dell’Anvgd di Gorizia, Maria Grazia Ziberna, e della Lega Nazionale, Luca Urizio. Al termine della cerimonia, alle ore 17, verrà presentato il libro di Mauro Tonino.

Presso la sala don Luciano Manzin, nella chiesa Madonna della Misericordia, l'autore presenterà il suo "Italiani dimenticati". Dialogando con Elio Varutti, autore di numerosi testi sulle vicende dell’esodo, Tonino farà un’analisi storica sulle origini dei conflitti etnici e su quanto accadduto verso la fine del secondo conflitto mondiale in Istria e Dalmazia, ma anche in Friuli, da Porzûs ai cosacchi e la strage nazista di Torlano, evidenziando le diverse posizioni riguardo a quello che doveva essere il destino del Friuli e della Venezia Giulia. Tra le testimonianze raccolte, anche quell di Giuseppe Comand, sulle riesumazioni dalle foibe.

Foto di archivio

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