Gorizia riapre le botteghe di via Rastello: rivive il borgo con fondi Pnrr

Gorizia riapre le botteghe di via Rastello: rivive il borgo con fondi Pnrr

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Gorizia riapre le botteghe di via Rastello: rivive il borgo con fondi Pnrr

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 05 Ago 2023
Copertina per Gorizia riapre le botteghe di via Rastello: rivive il borgo con fondi Pnrr

Confcommercio svilupperà il progetto Antica via del commercio proposto dall'associazione Via Rastello, atteso decoro urbano che racconti la zona.

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Con il progetto pilota “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e di culture”, presentato oggi nella sede di Confcommercio in via Locchi a Gorizia, la confederazione pone l'area al centro dei contributi del Pnrr. Il ministero della cultura ha infatti assegnato alla città 20 milioni di euro nel contesto del Pnrr, di cui nello specifico 6 milioni e 200mila saranno stanziati per i cinque cluster incentrati su attività di animazione, e un milione e 403mila al progetto del Cluster 1, con al centro “Gorizia e il suo borgo”. Di queste risorse, 445mila euro saranno a gestione diretta di Confcommercio, svolgendosi su un totale di circa 30 mesi di programma.

Un progetto «che ci vuole protagonisti in un futuro - ha evidenziato il presidente Gianluca Madriz - Gorizia è un capoluogo di provincia e deve agire come catalizzatore e guida per il territorio del Collio, la vicina Grado, oltre che per la Slovenia e tutto il territorio retrostante». Proprio in via Rastello verrà aperta una nuova postazione, che consentirà di lavorare in sinergia per tutto il prossimo triennio. «Parte di questi 20 milioni sono destinati a interventi di rigenerazione dell’area di Borgo Castello – ha precisato il direttore Monica Paoletich. Utilizzeremo un negozio come presidio, per costruire un network con un’ottica diversa, per essere comunità, insieme».

L’ufficio che sarà aperto in via Rastello costituirà una sorta di Infopoint, non soltanto turistico. Un progetto che ha durata triennale, per ottenere «azioni che lascino il segno». Fra i partner del progetto di Cluster 1 ritroviamo - oltre a Confcommercio che rappresenta il capofila – l’associazione Quialtrove, Canzoneri Chiara come impresa individuale, oltre che il consorzio di Cooperative sociali “Il mosaico”. E ancora, Netural Società cooperativa, Perco Fabrizia impresa individuale e la rete Bike Fvg come società cooperativa. Una progettualità, quella di Confcommercio, che «ruota intorno al ruolo organizzativo e ha una forte componente di storytelling.

«In questo modo abbiamo stipulato un’alleanza con le associazioni di via Rastello, aggiungendo la nostra competenza tecnico-progettuale», ha concluso Paoletich. Che ha lasciato poi la parola alla collaboratrice di progetto Chiara Canzoneri. «È stato un lavoro importante – ha dichiarato Canzoneri -. Un progetto che può essere volano di sviluppo per il territorio. L’associazione Via Rastello aveva presentato il progetto “Antica via del commercio”. Noi proviamo a svilupparlo» attraverso la riqualificazione dell’omonima strada e delle botteghe che la caratterizzano.

«Botteghe che non vedremo più sfitte, in quanto abbiamo pensato a un’operazione di decoro urbano che racconti l’antica via del commercio attraverso una narrazione multimediale – prosegue -. Associandolo a un taccuino che possa essere un prodotto turistico da dare a chi attraversa via Rastello, raccontando la storia in maniera interattiva oltre che cartacea», ha spiegato ancora. Aggiungendo come attualmente sia in corso una ricerca storica relativa alle antiche botteghe. Un lavoro che ha come obiettivo quello di raccontare la strada che conduce al Castello «con una storicità proiettata nel contemporaneo».

A supportare l’approccio con il linguaggio multimediale ci sarà il Cta (Centro teatro animazione e figure), che partecipa come partner fornitore di Confcommercio e si occupa di animazione teatrale, per coinvolgere anche gli adolescenti. All’interno del budget stanziato, essendo il progetto molto complesso, vi sarà anche un’importante sezione dedicata all’ufficio stampa. «Oggi abbiamo deciso di formare un gruppo – ha dichiarato Madriz -. Abbiamo accettato la sfida e su questo lavoreremo in sinergia, con l’obiettivo di cambiare il nostro modus operandi», ha rimarcato.

Dal canto suo, il sindaco Ziberna ha voluto rivelare come l’amministrazione comunale non avesse mai messo in campo tante forze per vincere un bando: «Gli altri borghi d’Italia hanno connotazioni diverse. Abbiamo dovuto raccogliere la documentazione a supporto della nostra tesi, inizialmente respinta dal ministero». Ministero che riteneva via Rastello non appartenente a un borgo. «Via Rastello fa parte del Castello», ha sottolineato con orgoglio il primo cittadino. Che ha ringraziato Diego Bernardis per il sostegno e la costante collaborazione fornita. Grazie a questo progetto si apprezza «come sta cambiando la città».

«Come con il Gect, dove si osserva un’unione fra Gorizia e Nova Gorica, così siamo riusciti a mettere in moto un potente collante. Uno dei lasciti è proprio questo, riuscire a cambiare la cultura, il metodo di collaborazione. Un’occasione per continuare a produrre», ha ribadito con fermezza. Accennando poi all’attività in programma a settembre presso il Teatro Verdi, dove per l’occasione verranno presentati tutti i cluster. Pienamente concorde è il consigliere Diego Bernardis (Fedriga Presidente), secondo cui il progetto «mira a trasformare Borgo Castello, ponendo particolare attenzione agli aspetti culturali, alla rivitalizzazione socioeconomica e a tutte le realtà che caratterizzano il Borgo».

Aggiungendo poi come la rigenerazione urbana in programma sia «un’opportunità per tutto il territorio regionale, anche grazie al sostegno di Nova Gorica. Via Rastello è il simbolo di Gorizia, il luogo con più fascino e cultura. Stiamo lavorando per ottenere altre risorse anche per il prossimo futuro, ma la regione sarà sempre al nostro fianco. Sono certo che lavorando assieme raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo posti, compreso il tanto ambito rilancio e sviluppo inclusivo in grado di coinvolgere la nostra comunità».

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