IL PROGETTO
Gorizia, RecapMCV offre un ponte culturale tra Italia e Slovenia attraverso le nuove tecnologie immersive

Presentato l’evento Oltre i confini, un’intera giornata tra workshop, visite e innovazione digitale per valorizzare il patrimonio storico transfrontaliero
Stamattina 11 aprile a Gorizia si è tenuta la presentazione dell’evento “Oltre i confini. Esperienze immersive tra Italia e Slovenia” caratterizzato da un ricco programma di appuntamenti distribuiti nell’arco dell’intera giornata e che ha offerto un’esperienza unica per esplorare come le nuove tecnologie possano valorizzare il patrimonio storico e artistico delle aree transfrontaliere tra Italia e Slovenia.
L’evento è stato organizzato da Informest nell’ambito del progetto RecapMCV, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Interreg Italia-Slovenia 2021-2027 e si tratta di un’iniziativa transfrontaliera che punta a valorizzare il patrimonio culturale e naturale, promuovendo soluzioni innovative per un turismo sostenibile. Il progetto RecapMCV coinvolge quattro partner: lo ZRS – Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria, capofila del progetto, il Comune di Tolmino in Slovenia, il Venetian Cluster srl e Informest – Centro di Servizi e Documentazione per la Cooperazione Economica Internazionale.
Il programma della giornata, iniziata alle 9.30, ha previsto al mattino vari workshop e attività volte a diversi settori tra cui la digitalizzazione del patrimonio culturale, l’utilizzo scientifico e professionale dei castelli per sviluppare prodotti digitali e le strategie per la creazione di stanze immersive, dove esperti del settore hanno condiviso i risultati dei progetti MerlinCV e RecapMCV, per poi continuare il pomeriggio dalle 13.30, con la visita di luoghi culturali significativi come il castello di Gorizia, la Galleria Tattile del Museo del Goriziano e il Minimuseo del confine di Miren avendo la possibilità di sperimentare in modo concreto come la tecnologia possa arricchire l’esperienza culturale.
La prima a prendere parola è stata Rita De Luca, membro del Consiglio di amministrazione di Informest, che ha sottolineato come l’evento rappresenti un esempio concreto di cooperazione transfrontaliera e di innovazione tecnologica applicata alla cultura. «il contributo del progetto è particolarmente significativo per tre ragioni: per prima cosa stiamo creando infrastrutture digitali permanenti garantendo che l’innovazione culturale diventi parte integrante del nostro territorio; secondo l’approccio transfrontaliero del progetto incarna perfettamente lo spirito di GO2025 dimostrando come la cultura possa essere un potente strumento di integrazione e di dialogo tra le diverse comunità; infine la soluzione tecnologica sviluppata nell’ambito di RecapMCV sta contribuendo a diversificare l’offerta culturale e turistica della regione».
Il progetto, inoltre, dedica una particolare attenzione all’accessibilità e all’inclusività in quanto le esperienze immersive sono progettate per essere accessibili anche a persone con disabilità in linea con una visione della cultura come diritto universale. «Il nostro impegno è quello di trasformare le opportunità offerte di programmi europei in benefici concreti per le comunità locali, creando ponti non solo metaforici ma anche operativi tra realtà diverse e complementari – ha continua De Luca – Informest conferma il proprio ruolo di attore chiave nella cooperazione transfrontaliera».
L’assessore ai lavori pubblici Sara Filisetti ha informato, poi, dei molteplici investimenti da parte del Comune di Gorizia per la valorizzazione del Castello di Gorizia attraverso tecnologie immersive. Il primo intervento, concretizzato nel 2019, è stato l’introduzione delle videoguide che, successivamente, ha consentito alla realizzazione di 120 tablet che offrono la possibilità di seguire quattro diversi percorsi, ognuno con un proprio avatar, pensati per diverse tipologie di pubblico. «Dal 2023, invece, è stato inaugurato il percorso multimediale del Castello che, grazie ai visori di realtà virtuale, permettono al visitatore una full immersion nella vita quotidiana del castello all’epoca – continua Filisetti – con all’interno un ologramma di un giullare che sorprende i visitatori e illustra le strumentazioni dell’epoca e quadri parlanti che raccontano la loro storia. Ovviamente tutto il percorso è disponibile in italiano, in sloveno, inglese e tedesco». È stato sviluppato, inoltre, un percorso per ipovedenti che grazie ad una voce guida, accompagna le persone attraverso il castello senza l’aiuto di parti terze e da la possibilità di ascoltare la descrizione degli oggetti esposti.
Durante i workout della mattinata la Dott.ssa Elena Mengotti, Capo Unità per gli affari giuridici, finanziari e comunitari della Direzione Cultura Regione Autonoma FVG, ha illustrato due iniziative nate da progetti Interreg. La prima è Eureka, la Fiera della Cultura e Creatività, lanciata nel 2022 insieme a Informest in un progetto europeo che, partita con 75 stand di imprese, ha raggiunto nel 2024 103 stand con più di 350 incontri dai quali sono nate opportunità di business. «Quest’anno, per promuovere Eureka 2026, ci sposteremo per l’Italia e all’estero con un road show di incontri con le imprese – ha informato Mengotti – partiamo da Bologna il 7 maggio, per poi spostarci a Milano, Lubiana e Padova». La seconda iniziativa riguardava un bando regionale, in uscita lunedì, volto alla valorizzazione di parchi e giardini storici privati del Friuli Venezia Giulia attraverso progetti culturali per favorirne l’apertura e la fruizione da parte dei cittadini e turisti.
Tilen Glavina, Vicedirettore del centro Ricerche Scientifiche di Capodistria e capofila del progetto RecapMCV ha concentrato l’attenzione su come la multimedialità e la digitalizzazione abbiano rivoluzionato l’accesso alla cultura, rendendo musei, castelli e luoghi storici più inclusivi e visitabili da un pubblico sempre più ampio. «Il progetto, in conclusione a giugno ma con proroga richiesta fino a settembre, ha portato numerosi risultati, tra cui scavi archeologici nel comune di Tolmino, presso il castello Kozlov Rob. A questi scavi seguiranno nuovi scavi estivi e – continua Glavina – seguiranno tre grandi eventi pubblici transfrontalieri che si concluderanno con un unico grande evento finale a Capodistria a fine settembre dove presenteremo tutti i risultati delle attività più importanti svolte».
Ha concluso Maurizio Malè, vicedirettore del Venetian Cluster e partner di progetto che ha spiegato il ruolo fondamentale del cluster come rete che unisce imprese, università, enti pubblici e associazioni intorno alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. «Le stanze immersive sono il frutto della sinergia tra numerosi competenze: tecnologie audiovisive, effetti sensoriali, piattaforme dinamiche e contenuti digitali storicamente accurati. È importante sottolineare il lavoro di regia che viene svolta a partire da videomakers a programmatori e ricercatori che devono rifarsi alle conoscenze della storia». «Tutte queste tecnologie non sono solo strumenti innovativi, ma vere e proprie modalità per rendere la cultura più accessibile, viva e informativa» conclude Malè.
L’obiettivo principale di RecapMCV, quindi, è contribuire a un’Europa più sociale e inclusiva, puntando sulla cultura e il turismo sostenibile come strumento di sviluppo economico e innovazione sociale. Il risultato di questo evento è l’elaborazione di un piano strategico per la digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso pratiche multisensoriali e di gestione dei siti archeologici.
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