Gorizia, profumi e borsette false: sgominata banda dell'Est Europa

Profumi e borsette false dall'Est, la banda passava per Gorizia

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Profumi e borsette false dall'Est, la banda passava per Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 28 Set 2022
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Le indagini con la compagnia di Monfalcone, la merce arrivava dall'Ungheria.

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Nella mattinata odierna, militari della Guardia di Finanza di Torino e Gorizia stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione "Profumi dell'est", a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del locale tribunale nei confronti di 17 persone di origine rom-macedone. Di questi, cinque sono destinatu agli arresti domiciliari e i restanti 12 sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Sono tutti indiziati di appartenere, nell’ipotesi accusatoria, a una associazione per delinquere finalizzata all’introduzione, nel territorio dello Stato, di profumi e accessori di abbigliamento recanti segni distintivi di note griffe contraffatti, destinati alla commercializzazione nei mercati rionali del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. L’attività di polizia giudiziaria in corso, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, Direzione distrettuale antimafia, è mirata a disarticolare un sodalizio, attivo sin dal 2017, sul quale sono stati acquisiti elementi con un’approfondita indagine.

Questa, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria Torino con l’ausilio della compagnia di Monfalcone, è stata svolta anche attraverso intercettazioni telefoniche e il posizionamento di telecamere e Gps veicolari, che ha portato al sequestro di oltre 18 mila prodotti “tarocco”. Nell’ipotesi degli investigatori, infatti, l’organizzazione illecita avrebbe introdotto in commercio profumi, cosmetici, accessori di abbigliamento, pelletteria, occhiali e orologi recanti prestigiosi marchi contraffatti (Versace, Paco Rabanne, Gucci, Dolce e Gabbana, Chanel, Dior, Yves Saint Laurent, Ray Ban, Emporio Armani, Tommy Hilfiger, ecc.).

Questi erano provenienti, nella gran parte dei casi, dall’Ungheria. "L’operazione in rassegna - commenta una nota delle Fiamme gialle - costituisce ulteriore conferma dell’azione che la Guardia di finanza svolge a contrasto del fenomeno della contraffazione, a salvaguardia del tessuto produttivo italiano e a tutela della competitività delle imprese domestiche a livello internazionale".

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