Gorizia prima per reati in provincia, la mappa dei comuni con più episodi

Tornano a salire i crimini in città, seguono Monfalcone e Grado. Il questore Gropuzzo: «La videosorveglianza è il futuro».

È Gorizia il comune con più reati della provincia: ben 1.252 (nel 2021 erano 1.075). lo ha rilevato il report della Polizia di Stato, presentato questa mattina dal questore Paolo Gropuzzo. Se il capoluogo è il centro che pesa di più nel computo totale, con il 29.5% dei casi rilevati dalle forze dell’ordine, Monfalcone segue con il 23,2% e i suoi 984 (erano 955). Dato, questo, che il vertice di Palazzo degli Stati provinciali ha sottolineato come sia in controtendenza rispetto alla risalita dei fenomeni dopo la parentesi Covid, tra il 2020 e 2021.

“A Monfalcone - ha spiegato Gropuzzo - hanno fatto ricorso ai fondi a disposizione per la video-sorveglianza. Questo è il futuro”. Dopo i due principali centri della provincia, al terzo posto per numero di reati si posiziona Grado, con il suo 9,1% e 386 casi. Poca differenza da Ronchi dei Legionari, che arriva all’8% con 339 episodi, mentre Gradisca d’Isonzo ne conta 232 (5,5%). In tripla cifra anche Cormons e Staranzano, rispettivamente con 151 e 150 casi, mentre Villesse ne ha 104 (2,5%) e San Canzian d’Isonzo 96 (2,3%).

Guardando al Collio, oltre alla già citata cittadina, ci sono: Capriva (30), Dolegna del Collio (14), Farra d’Isonzo (20), Mariano del Friuli (38), Medea (20), Moraro (5), Mossa (35), San Floriano (19), San Lorenzo Isontino (24) e Romans (75). In Bisiacaria, invece: Fogliano Redipuglia (83), Sagrado (36), San Canzian (96), San Pier (38) e Turriaco (43). Da segnalare anche Savogna (42). Nel complesso, si sono registrati più condotte illecite nel Basso Isontino che nell’Alto: 2.145 casi rispetto ai 2.097, anche se il primo conta più abitanti.

Come rimarcato da Gropuzzo, la pandemia ha portato molti a utilizzare internet sempre più frequentemente, con un aumento esponenziale dei reati online. Nel 2022 sono stati 788, in calo rispetto ai 993 del 2021 e 849 del 2020, ma sempre più alti rispetto agli ultimi dieci anni. Calano invece i casi legati all’uso e vendita di stupefacenti (58), dopo il trend di crescita costante tra il 2015 e 2018. Gropuzzo ha quindi sottolineato lo sforzo compiuto nell’ultimo anno non solo per far fronte all’ordinaria amministrazione.

Tra i fronti aperti, anche quello degli incendi estivi sul Carso e la gestione dei migranti, tra rotta balcanica e Ucraina. Ben tremila gli ingressi registrati dal palazzo di via Cavour nell’ultimo anno, di cui appena 1.200 hanno presentato domanda di asilo e 700 hanno avuto accesso a strutture di accoglienza. Parallelamente, ha definito Cpr di Gradisca “modello per il resto d'Italia, è quello che ha fatto più rimpatri”. A Gorizia, invece, Casa San Francesco gestita dalla Caritas in piazza San Francesco terminerà il proprio servizio sabato dopo la fine emergenza freddo.

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