l'incontro
Gorizia, pressing degli ambientalisti sui rifiuti in riva all'Isonzo
Le associazioni chiedono conto sull'iter, chiesto un tavolo tecnico sugli scolmatori.
Legambiente e le associazioni ambientaliste e naturalistiche di Gorizia chiedono garanzie sugli interventi in programma sul Parco di Campagnuzza-Sant’Andrea. Nei giorni scorsi, una delegazione composta dalla presidente del circolo cittadino Anna Maria Tomasich e dai rappresentanti del comitato Amici del parco, EkoŠtandrež e Centro ricerche carsiche “C. Seppenhofer” ha incontrato il presidente del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, Enzo Lorenzon, funzionari dello stesse ente e della Regione. L'area registra la presenza di un ingente quantitativo di pneumatici ed altri rifiuti, abbandonati nel corso di decenni.
La problematica, assieme ad altre che interessano il parco, è stata più volte segnalata nel corso degli anni alle autorità competenti da Legambiente e da altre associazioni. "Attenzione e preoccupazione giustificate - spiega il sodalizio - dagli effetti inquinanti dei rifiuti abbandonati sia per la salute dei cittadini, sia per l’integrità dell’ambiente naturale, fauna inclusa. Effetti che possono arrivare ad interessare anche porzioni molto più ampie della popolazione se si considera che il percolato dei rifiuti può essere trasportato fino al mare ed ai canali di irrigazione dell’isontino attraverso l’Isonzo, entrando così nella catena alimentare umana ed animale".
Nel 2018, il Consorzio è stato delegato dalla Regione a provvedere alle operazioni di bonifica per le quali sono stati stanziati 150mila euro, somma confermata anche in un recente incontro tra ente e Comune di Gorizia. L’iter amministrativo pare ora prossimo al traguardo. Le attività di bonifica, ha comunica il Consorzio alle realtà di volontariato, verranno avviate nel prossimo autunno e potrebbero concludersi entro l’anno, se le condizioni meteo lo consentiranno. L’intervento prevede la creazione di un varco nella vegetazione golenale per consentire ai mezzi meccanici di raggiungere l’area delle operazioni.
Legambienteha anche suggerito di valutare la possibilità di conferire i pneumatici ad una società specializzata nel loro riciclo. Inoltre, è stata toccata l'annosa problematica degli scolmatori presenti nell’area golenale del parco, che intervengono in presenza di precipitazioni intense a protezione del depuratore di Savogna "e che sversano, o dovrebbero sversare, direttamente nell’Isonzo. Anche in questo caso sono stati fatti presenti i rischi ed i pericoli connessi con la loro presenza e gli interventi assolutamente necessari per ridurli". Su questa tematica, Legambiente Gorizia intende richiedere l’istituzione di uno specifico tavolo tecnico alle autorità competenti.
A conclusione dell’incontro, che si è svolto in un clima collaborativo e propositivo, si è registrata la disponibilità dei partecipanti ad intraprendere relazioni stabili per garantire forme concrete di collaborazione e partecipazione, come quelle già attivate con il circolo di Monfalcone. I diversi gruppi, quindi, "desiderano esprimere la propria soddisfazione per il fatto che finalmente si profili una soluzione adeguata al grave problema dell’abbandono di rifiuti lungo il corso dell’Isonzo, problema che riguarda non solo l’area inquinata del parco, ma si estende anche al di là dei confini comunali e regionali".
Punto "sul quale hanno da anni richiesto l’attenzione e l’intervento da parte delle autorità preposte. Sullo specifico intervento nel Parco di Campagnuzza-Sant’Andrea si prefiggono di monitorare attentamente il prosieguo della procedura e dei lavori, il rispetto delle norme in vigore in materia di bonifica di siti inquinati, il ripristino della naturalità del sito, nonché di garantire tempestivamente ai visitatori ed alla cittadinanza ogni informazione utile alla sua fruizione in sicurezza" conclude la nota.
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