boom di visitatori
Gorizia presa d'assalto dai turisti, prenotazioni tutta estate per scoprire la città

Stagione all'insegna del boom di visitatori. Tornano gli stranieri, mentre cresce anche la quota di italiani. Le opinioni.
Cartine in mano, fotocamere a tracolla, naso all’insù. In questa calda estate, non è più raro ormai imbattersi in tanti turisti alla scoperta di Gorizia. Negli ultimi mesi, infatti, in migliaia hanno raggiunto la città, affollando le strutture ricettive che si sono ritrovate in una situazione nettamente migliore a quella dell’anno scorso. È netto l’aumento di visitatori, in particolare italiani che hanno preferito rimanere entro i confini per trascorrere le ferie. Sono tanti, però, anche gli stranieri, specialmente germanofoni.
Dall’inizio della stagione, le prenotazioni sono state rosee. Una situazione condivisa sia in centro che negli alloggi più decentrati e che sarà destinata a durare ancora diverse settimane. “Fin da metà maggio - spiega Chiara Canzoneri, titolare dell’affittacamere Chef’s Rooms di via Rastello - vicino all’80%. Nel 2020 avevamo fatto molto bene e quest’anno di più, con il ritorno di turisti dall’estero, che in precedenza erano stati pochissimi”. Una grossa fetta arriva pedalando, con sempre più amanti delle due ruote anche tra gli italiani.
Cresce la media di durata dei soggiorni, arrivando a un paio di notti e non solo una mordi-e-fuggi. “Molti sanno già dove andare - prosegue - perché vengono in città per conoscerla. Sono consapevoli di quello che vogliono vedere”. Un ritratto, quest’ultimo, più presente l’anno scorso, anche se rimane attuale. A testimoniarlo è il titolare del b&b “Ai confini dell’impero”, in corso Italia, Roberto Premier: “Circa il 30% degli italiani si ferma lungo il tragitto verso Croazia o Slovenia. Altri, invece, vogliono proprio visitare il Friuli Venezia Giulia”.
Non solo Gorizia, quindi, ma poi le tappe proseguono verso Trieste, Cividale, Collio e molte altre aree. Arrivati in riva all’Isonzo, però, alcuni si sono detti delusi: “Il castello è rimasto chiuso tutta l’estate - prosegue Premier - e tanti ristoranti abbassano le serrande nel weekend o iniziano la settimana da martedì o mercoledì. Ho avuto una coppia che cercava un posto dove cenare di lunedì, ho chiamato sette locali e non rispondevano nemmeno al telefono”. Problema che si somma all’apertura di certe attività solo nel weekend, mentre l’infopoint è chiuso la domenica.
In ogni caso, il flusso è stato notevole, con numerosi arrivati da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e altre regioni. Da fuori dei confini, invece, arrivano soprattutto da Austria, Germania, Svizzera e non solo. Trend che ha trascinato anche le strutture più esterne, come l’agriturismo Gartrož di Piedimonte: “C’è chi si ferma più notti per visitare Gorizia - evidenzia il titolare Samuel Robazza - o chi fa solo tappa una notte” dopo un lungo viaggio in auto, sia andando verso le coste dell’Istria, sia tornando dall’Est. Eterogeneo anche il range d’età, con molti sopra i 40 anni.
Riguardo ai commenti, “ci sono feedback contrastanti - prosegue - con alcuni che dicono che è bella, ma altri la vedono lasciata andare. Le opinioni positive comunque sono maggiori”. In ogni caso, le prenotazioni fino a fine agosto non mancano, con diverse camere in tutta Gorizia già riservate anche per settembre e ottobre. Per molti, però, l’incognita è legata a Gusti di frontiera, il cui destino potrebbe cambiare da un momento all’altro a seconda dell’emergenza sanitaria. Nel frattempo, altri appuntamenti hanno già portato tanti a voler esserci nelle prossime settimane.
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