Gorizia prepara la sua strategia su energia e clima, «interventi dopo il 2025»

Gorizia prepara la sua strategia su energia e clima, «interventi dopo il 2025»

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Gorizia prepara la sua strategia su energia e clima, «interventi dopo il 2025»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 08 Mag 2023
Copertina per Gorizia prepara la sua strategia su energia e clima, «interventi dopo il 2025»

Consiglio comunale convocato per domani pomeriggio, l'assessore Del Sordi: «Lavoriamo sul Paesc, agire prima è fisicamente impossibile».

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Arriva la nuova adesione di Gorizia al Patto dei sindaci per il clima e l’energia, percorso interrotto negli anni scorsi per rivedere la politica energetica comunale. L’atto sarà uno dei temi al centro del consiglio comunale in programma domani, martedì 9 maggio, dalle 16 dopo che l’opposizione e diverse associazioni cittadine avevano chiesto un Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc). La mozione venne accolta dal sindaco Rodolfo Ziberna a dicembre, annunciando che si era già al lavoro.

Il tutto fa riferimento a “un'iniziativa promossa dalla Commissione Ue - si legge nella delibera approvata dalla giunta nei giorni scorsi - per coinvolgere attivamente le città comunitarie nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale, lanciata dalla Commissione il 29 gennaio 2008, nell'ambito della seconda edizione della Settimana europea dell'Energia sostenibile”. Da lì nacque il patto tra i primi cittadini del Vecchio continente, per arrivare a una serie di obiettivi a favore della sostenibilità.

Tra questi, figurano la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030, una visione a lungo termine per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e l’integrazione delle politiche di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, rafforzando la resilienza e riducendo la povertà energetica. L’adesione del Comune venne formalizzata nel 2015, con un primo piano redatto l’anno dopo dal Centro di ecologia teorica ed applicata, Istituto di sociologia Internazionale Gorizia e Gorizia Lokalna Energetska Agencija di Nova Gorica.

Rilevando che “l’obiettivo iniziale di mitigazione è scaduto nel 2020”, si è deciso così di intervenire con nuove strategie. “Paradossalmente - spiega l’assessore all’Ambiente, Francesco Del Sordi - se avessimo aderito al precedente Patto, oggi dovremmo comunque rivederlo perché nel frattempo le strategie europee sono cambiate. Non abbiamo perso granché di tempo. Ora di fatto riorganizzeremo la macchina comunale, perché non sarà il solo ufficio Ambiente a gestire il tutto ma l’amministrazione in tutto il suo complesso”.

Un lavoro che si prefigura lungo, quindi, ed è lo stesso esponente della giunta Ziberna a precisare sui tempi: “Dovremo passare per la Valutazione ambientale strategica, molto probabilmente inizieremo a lavorare in un certo modo dopo il 2025. Se tutto va bene, potremmo avere il piano nel primo trimestre di quell’anno, ma per intervenire in modo efficace servirà tempo. Fisicamente prima non si riesce, non è una scelta politica quella di temporeggiare ma l’anno della Capitale europea della cultura sarà travolgente per tutti i settori”.

Nel frattempo, comunque, bisognerà mettere nero su bianco una lista di interventi su cui il Comune dovrà agire. “Rispetto al passato - precisa Del Sordi -, oggi la Regione offre contributi per la predisposizione del Paesc. Ora anche Gorizia sta programmando per andare in quella direzione”. Per il momento, quindi, non c’è una lista predefinita di cosa si realizzerà o modificherà per raggiungere gli obiettivi della convenzione internazionale, ma la delibera prevede comunque che le risorse vengano stanziate già dal bilancio 2023-2026.


Come si legge nelle prime parole dello stesso Patto, alla base c’è il “tentativo comune di contenere il riscaldamento climatico al di sotto di 1,5 °C”. La sottoscrizione prevede quindi di ambire ad arrivare al 2050 con “città decarbonizzate e resilienti con accesso a un'energia conveniente, sicura e sostenibile”. Il Comune di Nova Gorica, nel febbraio 2022, si era messo in lista insieme ad altre 100 città per concorrere al programma Ue di neutralità climatica entro il 2030: alla fine non è stato scelto, preferendogli Kranj, Lubiana e Velenje.

Ritornando alla seduta dell'Aula, dopo le interrogazioni che apriranno i lavori si discuterà della ratifica della variazione urgente al bilancio per progetti Pnrr e altri finanziamenti a destinazione vincolata, sulle modifiche e integrazioni al Regolamento per l’istituzione e la disciplina della Commissione locale per il paesaggio e sul sostegno e adesione al disegno di legge contro il cibo sintetico, affinchè possa diventare quanto prima legge dello Stato. Quest'ultima è una mozione mutuata dall'appello di Coldiretti, presentata da Andrea Tomasella (Lega).

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