CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Gorizia prepara il calendario di eventi per Go! 2025: ecco le mille iniziative in programma
Tra i big attesi Bollani, Massive Attack e Thirty seconds to Mars. Al via l’8 febbraio. Ecco date ed eventi.
Saranno oltre mille le iniziative che si svolgeranno tra Nova Gorica e Gorizia il prossimo anno, in occasione della Capitale europea della Cultura, tra concerti, laboratori, spettacoli teatrali, conferenze, corsi di formazione, proiezioni cinematografiche, passeggiate culturali. Una parte di questa, la più rilevante, è stata presentata ieri all’Auditorium della Cultura friulana di Gorizia. All’incontro — organizzato dal Gect Go in collaborazione con i Comuni di Gorizia e Nova Gorica, e con Javni zavod Go! 2025 — hanno partecipato tutti i rappresentanti dei principali enti coinvolti. Moderati dalla direttrice del Gect Romina Kocina, sono intervenuti i sindaci di Nova Gorica e Gorizia, Samo Turel e Rodolfo Ziberna, e l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari.
«Certamente il 2025 è l’anno della Capitale europea della cultura — ha affermato compiaciuto Ziberna — ma tutto quello che facciamo è per il periodo che va dal gennaio 2026 in poi. Go! 2025 è quel trampolino di lancio che ci serviva per inserire Gorizia e Nova Gorica in quel network da cui eravamo esclusi». Concetto condiviso dall’omologo sloveno Turel e a cui si è aggiunta la riflessione di Callari: «Qui non solo stiamo realizzando il sogno dei Padri fondatori dell’Europa, ma possiamo dimostrare al mondo che si può vivere insieme anche provenendo da storie diverse che andranno a convergere verso una storia comune». La Regione ci crede molto in questo progetto, «lo dimostra l’investimento da 140 milioni di euro — così sempre l’assessore regionale — a cui qualcosa potrebbe ancora aggiungersi in questi giorni, perché Gorizia e Nova Gorica, insieme, possano essere il centro della Mitteleuropa».
Il programma
Suddivisi per stagione, a presentare gli eventi principali del 2025 — dopo l’introduzione generale del direttore del programma Stojan Pelko e della consulente artistica Neda Rusjan Bric — sono saliti sul palco il direttore del Servizio cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Fabrizio Spadotto, l’assessore alla Capitale europea della cultura di Gorizia Patrizia Artico, il vicesindaco di Nova Gorica Marko Tribušon e il vicedirettore del Gect Tomaž Konrad.
Programma che, in realtà, è già cominciato con la mostra al Museo di Santa Chiara dedicata al poeta Giuseppe Ungaretti (visitabile fino al 4 maggio 2025), a cui si affiancherà, al Palazzo Attems Petzenstein, quella sul genio dell’arte pop Andy Warhol, dal 20 dicembre al 4 maggio 2025). Ma, come è già noto, il primo grande evento dell’anno — la cerimonia di inaugurazione ufficiale della Capitale — si terrà sabato 8 febbraio, in occasione della Giornata della cultura slovena. Proprio su questo si è soffermata la direttrice artistica: «La festa durerà dalla mattina alla sera e sarà distribuita su vari luoghi tra Nova Gorica e Gorizia, con la parte simbolica e istituzionale ospitata nella rinnovata piazza della Transalpina».
Sarà quindi un inverno fin da subito ricco di iniziative, tra cui l’inaugurazione del Parco Coronini a gennaio, il concerto di Stefano Bollani del 16 febbraio all’Auditorium della Cultura friulana, il Carnevale europeo, per arrivare all’evento annuale del programma Interreg. Sarà quindi la volta della primavera, con numerosi eventi sportivi: dalla parete di arrampicata mobile, che girerà sul territorio transfrontaliero (Boulderless, progetto SPF), alla marcia per l’Europa, nel solco delle storiche marce dell’amicizia transfrontaliere, a escursioni ecologiche lungo l’Isonzo (GO! SOČA-ISONZO, progetto SPF).
Non mancheranno gli eventi culturali – dall’opera Viaggio a Reims di Rossini (Progetto strategico promosso dalla Regione FVG) in piazza Transalpina alle mostre sul pittore goriziano di fama europea Zoran Mušič (Palazzo Attems Petzenstein, 23 maggio – 19 ottobre 2025) e la mostra sui tesori di Aquileia (Museo di Santa Chiara, maggio – ottobre 2025). A Nova Gorica la primavera sarà il momento dei festival: quello della salute, delle rose, simbolo della città, e poi il festival dell’artigianato e dell’imprenditoria.
L’estate, momento ideale per eventi all’aperto, vedrà un susseguirsi di concerti con artisti di fama mondiale, tra i quali i Massive Attack (24 giugno) e Thirty seconds to Mars (3 luglio), entrambi nell’arena di Casa Rossa, e poi il cinema all’aperto di Kinoatelje (GGC, progetto SPF) e il Premio alla miglior sceneggiatura Sergio Amidei, la festa comunale di Nova Gorica, senza dimenticare gli spettacoli teatrali “Inabili alla morte” (Mittelfest, Regione FVG/ programma ufficiale) e i giochi transfrontalieri delle due città GO! Games.
L’autunno comincerà con Gusti, tra il 25 e il 27 settembre, che per l’occasione sarà senza frontiere. A seguire, a Gorizia ci saranno la mostra su Franco Basaglia, il festival transfrontaliero della danza Visavì e il film d’autore con le Giornate della Federazione italiana del cinema d’essai. Il mese di dicembre, infine, sarà ricco di eventi organizzati dai comuni di Nova Gorica e Gorizia, con la luminosa cerimonia di chiusura, programmata tra il primo e il 5 del mese.
«La Capitale europea della cultura, oltre al profondo valore simbolico, sta dimostrando di essere una rilevante leva di sviluppo del territorio: settori che vanno dalla cultura in tutte le sue declinazioni al turismo, all’enogastronomia, l’ecologia, la sostenibilità, lo sport stanno vedendo un’esplosione di attività. Molti dei progetti di GO! 2025, inoltre, sono incentrati sullo sviluppo di competenze e sulla costruzione di professionalità: non si esauriscono, quindi, nell’anno della capitale, ma puntano ad avere un impatto a lungo raggio», ha spiegato la direttrice Kocina.
I temi portanti
Il programma ufficiale di GO! 2025 si snoda lungo quattro temi portanti, come spiegato dal direttore di programma Stojan Pelko: «Con “Guerra e Pace” percorriamo il sentiero Walk of peace per ricordare i campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale ed esponiamo i fragili disegni che Zoran Mušič ha riportato dal campo di concentramento di Dachau. Costruiamo EPIC, la piattaforma di interpretazione del XX secolo, proprio sul confine, e con ulteriori progetti ci interroghiamo sulle guerre contemporanee dall'Ucraina a Gaza».
E poi ancora: «Come si costruisce una città da zero? Ci vuole un visionario con orizzonti europei come Edvard Ravnikar, allievo di Le Corbusier, e le brigate di lavoro giovanile! Quando ci chiediamo come sia possibile creare qualcosa di nuovo, guardiamo a come Ravnikar ha costruito i muri dell'architettura del modernismo, ma anche a come Basaglia ha abbattuto le strutture ossificate del trattamento psichiatrico», continua Pelko spiegando “La creazione del nuovo”.
Il confine, storicamente, è terra di “Contrabbandieri”, e quindi: «Trasportiamo tesori culturali oltre le frontiere danzando sul confine tra corpi e robot (Corpo senza confini), raccontando le esperienze di generazioni (Musei sul confine), con conferenze sui limiti del linguaggio, del pensiero e della letteratura (Festival della complessità) e denunce sul destino dei migranti contemporanei (Il mio confine è il tuo confine) su tutte le sponde del Mediterraneo (Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo)».
Il verde dell’Isonzo e delle colline dell’area Borderless porta, inevitabilmente, al tema green: «Con “Molto verde” la cultura ripaga il suo debito con la natura studiando attentamente l'Isonzo dalla sorgente all'estuario (Isolabs), insegnando come organizzare eventi culturali senza sprechi (No time to waste), lavorando per il cibo prodotto localmente (Biblioteca dei semi, Cibo del futuro) e dedicando libri, mostre e film alle varietà di frutta (Atlante dei frutteti, Frutti del sole)».
Foto Daniele Tibaldi
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