Più tutele sul monte Sabotino, la cima di Gorizia diventa biotopo

Più tutele sul monte Sabotino, la cima di Gorizia diventa biotopo

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Più tutele sul monte Sabotino, la cima di Gorizia diventa biotopo

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 13 Dic 2021
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Approvata l'istituzione dell'area, Del Sordi: «Marchio di qualità, ora valorizzazione a 360 gradi».

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Il monte Sabotino sarà ora classificato come biotopo. La giunta di Gorizia ha approvato pochi giorni fa l’istituzione dell’area, dopo un lungo percorso avviato circa cinque anni fa su proposta della Regione. Ciò significa che la zona sarà posta sotto una maggiore tutela dal punto di vista naturalistico, con la possibilità di richiedere contributi all’amministrazione regionale per la sua valorizzazione e conservazione, soprattutto in chiave turistica. “Questo - spiega l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi - è la forma più ‘semplice’ di tutela”.

Il Comune ha quindi applicato la legge regionale 42 del 1996, riconoscendo “quello che tutti già riconoscevano da tempo in ambito scientifico - rimarca l’esponente della giunta -, ossia che si tratta di un’emergenza, nel senso che emerge e non criticità, naturalistica e geologica”. Alcuni anni, Del Sordi aveva incontrato la popolazione di San Mauro, il borgo direttamente interessato, per spiegare il progetto e un ulteriore incontro pubblico è avvenuto a fine settembre 2019. Dal canto suo, il Servizio tutela del paesaggio aveva predisposto la relazione già a inizio 2016.

“Questo obiettivo faceva parte del nostro programma elettorale - prosegue l’assessore - e ora è come se ci fosse un maschio di qualità. Ci permetterà di vendere sul piano turistico una singolarità a livello mondiale, dato che il monte è già molta amata in Slovenia e Austria ma principalmente per ragioni storiche. Adesso potremmo unirle all’aspetto naturalistico, sarà un ulteriore mattoncino in vista della Capitale della cultura 2025”. Sul fronte oltreconfine, Del Sordi sottolinea che “non mi risultano esserci tutele analoghe, anche perché ciò si basa su una nostra legge regionale”.

In ogni caso, con questa misura - che riguarda la sommità dell’altura, buona parte di proprietà del Demanio - aiuterà a creare percorsi ad hoc per scoprire l’ecosistema tipico: “È il punto di partenza per una valorizzazione a 360 gradi, che altrimenti non avrebbe avuto questo ‘bollino di qualità’. Metteremo a disposizione degli strumenti per chi vuole fare percorsi naturalistici, sono molto soddisfatto di essere riuscito a portare a termine questo iter, a piccoli passi”. L’ispirazione è nata anche da una visita dello stesso assessore a Matera, che ha scommesso sul tema.

La nuova regolamentazione riguarderà anche in minima parte i vincoli di edificabilità, già al limite essendo questa una zona montuosa. Ciò consentirà la creazione di “opere minimali funzionali alla gestione dell’area - si legge nella delibera - e compatibili con la tutela dei valori naturali individuati”. Ad oggi, in regione si contano una quarantina di biotopi in tutto il Friuli Venezia Giulia e questo è il primo nato sul territorio di Gorizia.

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