Addio a Roberto Busolini, storico professore ed ex esponente del Pci di Gorizia

Addio a Roberto Busolini, storico professore ed ex esponente del Pci di Gorizia

il lutto

Addio a Roberto Busolini, storico professore ed ex esponente del Pci di Gorizia

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 16 Apr 2024
Copertina per Addio a Roberto Busolini, storico professore ed ex esponente del Pci di Gorizia

Sono tanti i goriziani che lo ricordano come docente di Matematica e Scienze alla scuola Ascoli, giocò anche in Serie A di basket.

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Si è spento intorno alle 8 di ieri sera, nell’ospedale di Gorizia, Roberto Busolini, all’età di 80 anni. A darne il triste annuncio, poco dopo la scomparsa, è stato il consigliere comunale del Partito democratico Marco Rossi nel corso della seduta del Consiglio comunale. Busolini, infatti, era stato eletto consigliere comunale nel 1981 tra le file del Partito comunista: carica che avrebbe esercitato con militante devozione per molti anni, venendo sempre riconfermato alle elezioni fino al 1994. Oltre che per la sua attività politica, sono tanti i goriziani che lo ricordano anche come docente di Matematica e Scienze, avendo insegnato alla scuola media “G. I. Ascoli” dai primi anni Settanta fino alla pensione, nel 2003.

Nato a Gorizia il 28 agosto del 1943, Busolini si laurea in Architettura a Venezia nel 1968. Frequentando la Stella Matutina, dove aveva anche iniziato a giocare a pallacanestro, conosce Rosaria Di Dato, con cui condivideva molte passioni, a cominciare da quella per la politica. Poco dopo il matrimonio, celebrato nel gennaio del 1970, parte per Brunico, dove svolge il servizio militare per un anno come ufficiale degli Alpini. Rientrato nel capoluogo isontino nel 1971 inizia subito a insegnare alla “Ascoli”. «A scuola non mi annoio mai, anche perché i ragazzi sono sempre diversi» diceva quando rientrava a casa.

Lo ricorda con affetto il figlio Giovanni che, come il fratello Marco, si è laureato in Architettura mantenendo viva la formazione accademica paterna. Se il primo, oggi, esercita la professione di architetto a Gorizia, il secondo insegna Storia dell’arte al liceo classico di Milano. «Oltre a curare e seguire i lavori per la costruzione della casa e della tomba di famiglia – spiega Giovanni – non ha mai esercitato la professione, preferendo dedicarsi piuttosto all’insegnamento e alla politica».

Le sue grandi passioni
Ma queste non erano le sue uniche passioni. «Come ogni vero intellettuale era molto curioso – continua sempre Giovanni – il che lo rendeva una figura particolarmente eclettica». Per esempio, amava la musica classica al punto da seguire assiduamente le stagioni concertistiche del Teatro “La Fenice” di Venezia, del Cankarjev dom di Lubiana e del “Verdi” di Trieste. Una passione che condivideva con Ivan Bratina, con il quale spesso si recava anche a Salisburgo per il celebre Festival.

Ben altre melodie, ma non meno rilevanti, erano quelle che i suoi studenti non dimenticheranno mai, grazie alle lezioni di scienze che spesso, soprattutto tra primavera e autunno, venivano svolte nel cortile della scuola. Da grande appassionato di ornitologia, infatti, non si faceva mai sfuggire l’occasione per insegnare a riconoscere le varie specie di uccelli distinguendole anche grazie ai loro cinguettii.

L’attività politica
Una sensibilità, la sua, che non si limitava alla natura, avendo sempre messo in primo piano le persone e il loro benessere. Lo ricorda bene Marzio Lamberti, direttore del giornale del Pd Gorizia Europa: «La nostra militanza nel Pci cominciò proprio con il movimento sorto spontaneamente tra i ragazzi della Stella Matutina per la soluzione del problema delle Casermette, che negli anni Sessanta offrivano un rifugio molto precario ai tanti esuli istriano-dalmati giunti in città. Era necessario che fosse offerta una casa dignitosa anche agli ultimi, quelli che si trovavano nelle condizioni peggiori. Allo stesso tempo, tuttavia, Roberto era sempre in prima linea contro ogni minaccia di speculazione edilizia, schierandosi, per esempio, contro il progetto della Scuola della Guardia di finanza all’aeroporto “Duca d’Aosta”».

Testimonianza condivisa anche dal direttore del Kulturni dom Igor Komel. Quest’ultimo, infatti, era stato eletto in Consiglio comunale negli anni Novanta tra i seggi del Pds, di cui Busolini era capogruppo: «Era una splendida persona. Lo caratterizzava un’umanità inconfondibile che lo rendeva uomo e politico del dialogo e della concretezza. Un vero e proprio architetto dei ponti tra le diverse anime del nostro territorio, sincero amico della comunità slovena del Goriziano ed assiduo frequentatore della biblioteca slovena “France Bevk” di Nova Gorica».

Le esequie
I funerali si svolgeranno nella chiesa del Sacro Cuore di Gorizia questo venerdì, 19 aprile, alle 4 del pomeriggio. «Una scelta non casuale – spiegano i familiari – essendo l’adiacente palestra della Stella Matutina un luogo molto significativo per la sua esistenza». Qui, infatti, non solo aveva cominciato a praticare il basket – sport che l’ha visto arrivare a giocare anche qualche minuto in serie A – ma aveva anche conosciuto la sua futura consorte, a cui sarebbe stato profondamente legato fino alla sua morte, nel 2013. Propria la sua scomparsa lo aveva drammaticamente segnato, avviando un periodo di sempre maggiore isolamento dalla vita pubblica.

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