Gorizia piange l'ex sindaco Gaetano Valenti, morto a 75 anni

Si è spento nella notte, eletto per due mandati. Il ricordo.

È morto questa notte, sabato 7 maggio, Gaetano Valenti. Sindaco di Gorizia per due mandati dal 1994 al 2002, si è spento a 75 anni - ne avrebbe fatti 76 a dicembre - dopo una lunga carriera politica. Ammalato da tempo, era tra i volti che hanno militato nel centrodestra fin dalla nascita di Forza Italia. Proprio con il partito di Silvio Berlusconi venne eletto al primo turno, battendo lo sfidante Bruno Crocetti e, alla tornata dopo, Ario Rupeni.

Nel 2003, venne eletto consigliere regionale, sempre con Forza Italia, rimanendo in carica per tutta fino al 2008. Verrà quindi riconfermato anche alla tornata successiva, fino al 2013. L’annuncio è stato dato durante la presentazione della lista della sua forza politica, questa mattina in corso Italia. Un momento di tristezza è sceso sulla sala, riunitasi in un minuto di silenzio prima di proseguire con l’illustrazione dei candidati insieme alla senatrice Ronzulli.

“È stato il primo sindaco di Forza Italia - lo ricorda Silvana Romano, amica e compagna di partito -, i suoi sono stati due mandati importanti. Era sempre disponibile, ha sofferto molto in vita sua”. Da padre, infatti, dovette affrontare la perdita della figlia Carlotta, scomparsa in quinta superiore a causa della leucemia. “Ha dato molto alla città e alla Regione - prosegue la forzista -, era da ammirare”. L’evento del partito, peraltro, doveva essere già aperto con il ricordo di Ettore Romoli, “tutte e due guardavano avanti”.

Il partito si è stretto alla famiglia, con Valenti che lascia un figlio. La data delle esequie non è stata ancora fissata. Natio di Parenzo, oggi in Croazia, nel 1946, è stato presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia per la provincia di Gorizia. Presidente dell'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia, è stato anche consigliere dell'Istituto Giuliano di storia, cultura e documentazione. È stato revisore dei conti dell'Anci, nonché alpino e ufficiale della Brigata Julia, professore di ruolo in materie economico aziendali.

"Se ne va un amico - commenta Ziberna -, stava male da tempo e aveva capelli bianchissimi, molto magro. Suo padre era il mio barbiere in Campagnuzza, mi tagliava i capelli quando ero piccolo. Ricordo che gli scrissi io il programma elettorale". Nel corso delle rispettive carriere, sono stati diversi i momenti di "passaggio di consegne" tra i due, a partire dalla presidenza dell'Angvd e poi in Consiglio regionale, quando Valenti si ritirò a vita privata dopo lo scandalo giudiziario delle "spese pazze". Già segretario provinciale dell'ordine dei commercialisti, è stato presidente della I commissione finanze e bilancio.

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