Gorizia, Pd boccia la sanità in Fvg: «Centrodestra indebolisce il pubblico»

Gorizia, Pd boccia la sanità in Fvg: «Centrodestra indebolisce il pubblico»

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Gorizia, Pd boccia la sanità in Fvg: «Centrodestra indebolisce il pubblico»

Di Lisa Leopoli • Pubblicato il 16 Feb 2024
Copertina per Gorizia, Pd boccia la sanità in Fvg: «Centrodestra indebolisce il pubblico»

Il Pd attacca la giunta regionale sulla gestione della sanità, presentando le proprie idee. Dito puntato sulla carenza di medici, le proposte.

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La segretaria provinciale del Pd, Sara Vito, chiede la tutela della salute attraverso la possibilità di accesso ai servizi pubblici per tutti i cittadini: «Necessitiamo di azioni efficaci, il centrodestra sta mettendo in atto una strategia chiara per indebolire il sistema pubblico». L’appello, presentato questa mattina in conferenza stampa a Gorizia, arriva dopo l’assemblea provinciale dei dem tenutasi ieri sera a Gradisca d’Isonzo.

Vito, presente stamane insieme ad Adriana Fasiolo, referente del partito per Sanità e sociale, ha proposto un programma socio-sanitario considerate le visibili carenze che la provincia di Gorizia sta affrontando: «Il Friuli Venezia Giulia è sempre stato un modello a livello nazionale di qualità del sistema sanitario ma ad oggi la situazione è molto diversa come lo si può notare in tanti aspetti partendo dalla carenza dei medici di medicina generale alla totale inadeguatezza degli Asap».

Ha così puntato il dito verso gli Ambulatori sperimentali di assistenza primaria, nati per sopperire in emergenza all’assenza di medici di medicina generale e criticati anche da Fasiolo. «Le persone si ritrovano a non avere una figura di riferimento, una figura che conosca il paziente» ha rimarcato la dem, spiegando come è inaccettabile la mancanza e la disuguaglianza sociale che si sta andando a formare in merito al sistema sanitario. Situazione acuitaisi con l'accorpamento di Gorizia all'Azienda sanitaria di Trieste, hanno denunciato Vito e Fasiolo, apre all'idea di una realtà solo isontina.

Il Pd ha quindi sollevato il problema delle liste d’attesa, la disomogeneità dell’offerta dei servizi sanitari e la conseguente carenza di medici di base. Non può mancare il tema della sanità territoriale, dove il Pnrr rappresenta un’opportunità per valorizzare il territorio e l’integrazione ospedale-territorio tramite: telemedicina, percorsi di presa in carico dei pazienti fragili e registro fragilità. Proseguendo, c’è il potenziamento delle cure palliative, la richiesta all'istituzione sui territori delle microaree e la creazione di interventi mirati per il sociale.

Seguono i punti che hanno come obiettivo promuovere stili di vita sani, politiche di inclusione, monitorare e contrastare l’esternalizzazione. In conclusione, troviamo la sensibilizzazione fra i giovani su tematiche come i disturbi alimentari, centri antiviolenza, potenziamento del Centro regionale unico amianto e la sanità transfrontaliera tramite progetti e monitoraggio e sensibilizzazione riguardo la disabilità. Sull'integrazione tra la medicina italiana e slovena, Vito ha richiesto un tavolo misto e che si amplino i servizi ben oltre i tre comuni che compongono il Gect (Gorizia, Nova Gorica e Šempeter) fino a coprire tutta l’ex provincia.

«La grave crisi in cui oggi ci troviamo, deve cambiare rotta a nostro avviso – ha spiegato Fasiolo – sblocchiamo i tetti di assunzione del personale e rendiamo attrattiva la medicina generale. La salute è un diritto fondamentale dell’individuo». Su questo aspetto, ha ricordato l’incontro atteso questa mattina tra le sigle sindacali Uil Fpl e Nursind Fvg e il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.

Sara Vito ha poi ricordato la presenza di temi più sociali i quali non trovano risposta, come ad esempio quello dei trasporti: «Le persone più anziane non hanno modo di raggiungere determinati luoghi. L’obiettivo è quello di dare voce ai cittadini a partire dai più fragili, che ogni giorno si trovano a lottare contro un sistema che li sta sempre più abbandonando. Come Pd ci teniamo inoltre a ringraziare e a ricordare che siamo al fianco di tutti gli operatori sanitari» ha concluso la dem.

Ha collaborato Timothy Dissegna

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