Inizia il recupero di Villa Elda, gioiello liberty sede di Informest

Cantiere in via Diaz, l'immobile ha quasi un secolo. Fu casa del medico Morpurgo e comando tedesco.

Ha ormai sulle spalle un secolo di storia e, finalmente, le sue facciate troveranno un po’ di ringiovanimento. Sono partiti i lavori all’esterno di Villa Elda a Gorizia, sede di Informest in via Diaz e storico edificio legato allo sviluppo della stessa città. Un investimento da oltre 161mila euro, che l’agenzia regionale ha voluto compiere in occasione dei suoi trent’anni di fondazione, avvenuta grazie a una legge nazionale del 1991, sulla spinta della crescente apertura all’Est Europa dopo la caduta del Muro di Berlino.

Oggi, quindi, sono comparse i teloni che copriranno per circa un paio di mesi l’edificio, dopo che lo stesso era già stato interessato da interventi all’interno e nel giardino. “Questo consiglio di amministrazione - commenta il presidente, Boris Dijust - appena insediato ha voluto verificare anche lo stato dell’immobile, all’interno delle azioni di rilancio dell'ente richiesto dal presidente della Regione Fedriga. Come dimostrano i bilanci, portiamo ogni anno milioni di fondi su territorio regionale per nuove opere”.

“Le facciate - prosegue - meritavano attenzione dopo lunghi anni”. Già denominata Villa Morpurgo-Michelstaedter, e quindi Villa Elda, è stata costruita nel 1912 dalla famiglia Morpurgo del celebre medico goriziano, attraversato due guerre mondiali e vissuto i tragici eventi della Shoah. Da casa un importante esponente della comunità ebraica, infatti, divenne la sede del comando tedesco in città. A ricostruirne la storia è stato l’architetto Fabio Degrassi, su richiesta della stessa Informest, realizzando un approfondimento ad hoc.

A idearla fu l’architetto Girolamo Luzzatto, nato a Costantinopoli e successivamente trasferitosi in riva all’Isonzo. Come ricorda Degrassi, il progettista “adottò delle scelte raffinate e con serena intelligenza sviluppò i temi della secessione, padroneggiando l’innovativo linguaggio liberty senza cedere però alla ricerca dell’effetto o al kitsch abbracciato da altri suoi colleghi”. Una volta completata, la facciata potrà tornare a risplendere, nell’attesa che anche altri due importanti siti lì vicino - Villa Luise e gli ex Bagni pubblici - possano fare altrettanto.

Il primo proprietario, Silvio Morpurgo, era nato il 15 gennaio 1881 si era laureato in medicina all’università di Graz nel 1905 e da subito iniziò ad esercitare la professione di medico; prima a Gorizia e poi aveva iniziato nell’estate del 1906 a Grado all’Ospizio Marino e nel 1908 venne nominato medico fisico distrettuale del secondo Distretto di Gorizia, incarico che ricoperse fino al sorgere del primo conflitto mondiale dell’agosto 1914. Contemporaneamente, fu attivo anche alla Cassa distrettuale ammalati di Gorizia e durante la guerra svolse il servizio militare come Ufficiale medico sul fronte polacco.

Dopo la guerra riprese l’attività di medico chirurgo libero professionista a Gorizia dove esercitò per tutta la vita fino al 1941 quando la morte lo colse. Ricordato come un medico-benefattore di grandi qualità professionali e umane, dedicò alla sua attività tutta l’esistenza, stimato e amato dai cittadini anche perché curava gratuitamente i poveri e i bisognosi. Il nome della dimora, peraltro, deriva dalla moglie di Morpurgo, Elda Michelastaedter, sorella maggiore di Carlo: fu deportata a Ravensbruck dai nazisti e li morì nel 1944.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311