Procura e Tribunale sotto stress a Gorizia, parte lo stato di agitazione

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Procura e Tribunale sotto stress a Gorizia, parte lo stato di agitazione

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Nov 2022
Copertina per Procura e Tribunale sotto stress a Gorizia, parte lo stato di agitazione

I sindacati chiedono l'intervento del prefetto, la denuncia: «Aumentano i disservizi».

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Poco personale e ancora meno certezze sul futuro del Palazzo di giustizia di Gorizia. Una situazione che si potrae ormai da anni e che ha spinto i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Confsal Unsa a proclamazione lo stato di agitazione del personale degli uffici giudiziari, dopo l’assemblea sindacale congiunta tenutasi nello stesso tribunale quest’ultimo lunedì (nella foto). Rivolgendosi alle istituzioni, le sigle evidenziano la “conclamata grave e cronica carenza di personale in quasi tutti i settori dell’amministrazione giudiziaria”.

Questa è stata “già in passato - rimarcano - oggetto di segnalazioni ai vertici dell’amministrazione giudiziaria nazionale come al prefetto di Gorizia, da parte dei dirigenti e dalle stesse organizzazioni sindacali”. Crisi che riguarda sia il Tribunale che la Procura, con il primo che, su un organico di 38 persone - escluso il dirigente - ne sono in servizio 22, di cui due assenti per maternità per ancora un anno e uno assente da un anno per grave malattia. “Di fatto, sono presenti 19 unità, pari al 50% dell’organico”.

Lo stesso dirigente è vacante dal 24 ottobre 2020, con tre funzionari effettivi su nove della pianta organica, 5 cancellieri su 6 previsti, 5 assistenti su 10 e un solo ausiliare su 5. In Procura, invece, è presente poco più di un terzo della pianta organica: appena 11 unità su 29 previste, di cui peraltro una è da due mesi in infortunio e un’altra in malattia. Le sigle attaccano “una ‘distratta’ politica del personale nelle recenti assegnazioni dei nuovi vincitori di concorso nei vari uffici giudiziari in regione”.

Mancanze imputate allo stesso ministero che “sta penalizzando, di fatto, tutta l’organizzazione giudiziaria di Gorizia, creando inevitabilmente disservizi in ogni settore del comparto. Basti pensare che a seguito dell’immissione in servizio nel mese di settembre u.s. dei vincitori del concorso per funzionario giudiziario, dal quale si attendevano risorse fondamentali, stranamente, nessuno è stato destinato agli uffici giudiziari di Gorizia”. Difficoltà che si riflettono sui servizi urgenti e con notevoli ritardi diversi settori.

“La Procura - precisano i rappresentanti dei lavoratori - deve far fronte agli adempimenti con l’impiego del personale della polizia giudiziaria e di personale di polizia giudiziaria aggregato. Inoltre, c’è da precisare che, al fine di garantire i servizi essenziali, è stato necessario adibire il personale anche in mansioni diverse da quelle di competenza”. Sul punto, ricordano le difficoltà per il Giudice di pace nel far fronte al carico di lavoro con il Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo.

“La coscienza di un forte senso di abbandono anche da parte delle competenti articolazioni della direzione generale, che non sembra stiano tenendo nella giusta considerazione i lavoratori in servizio, rende purtroppo realistico lo scenario di uffici giudiziari non più in grado di garantire quei servizi importantissimi per la comunità”. Da qui, l’appello al prefetto Raffaele Ricciardi “di attivare il tentativo di conciliazione”. Sul tema, all’indomani della formazione del nuovo governo, il sindaco Rodolfo Ziberna aveva auspicato un incontro quanto prima con il ministro Carlo Nordio.

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