Gorizia ottiene gli spazi in Parco Piuma, l'accordo sull'Isonzo beach

Asse con la Regione per le concessioni, l'Auditorium torna al Comune per 5 anni. Atteso il voto.

Si avvicina il momento in cui l’amministrazione comunale di Gorizia avrà la concessione diretta del parco di Piuma-Isonzo. O almeno parte di esso, quanto necessario per avviare il progetto di “Isonzo beach”. Questa mattina, il sindaco Rodolfo Ziberna ha illustrato i termini dell’accordo che dovrà essere ratificato tra giunta comunale e regionale, con quest’ultima che ha approvato poco prima i termini su presentazione dell’assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari. L’iter dovrà poi essere completato dal consiglio comunale.

I siti oggetto dell’accordo sono principalmente sei, a partire dalle rive del fiume su cui da tempo c’è l’idea di creare un’area dove trascorrere le giornate di sole. L’area a nordest del parco, fino in prossimità del rio Potoc, diventerà quindi una sorta di lido con ombrelloni, lettini, spazio bar e altri servizi per la cittadinanza, con i costi a carico del gestore privato che vincerà la gara. Il tutto, comunque, sarà “mobile”, senza necessariamente creare nuove opere fisse, mentre il discorso potrebbe presto includere anche l’ex centro sociale.

L’edificio a ridosso del fiume, da tempo abbandonato e su cui si erano già formulati progetti, avrebbe infatti già attirato l’interesse di un investitore privato. Qui potrebbe trovare spazio un ristorante con affittacamere, ma il discorso rimane ancora nell’alveo delle ipotesi. Nel frattempo, l’assessore comunale Francesco del Sordi ha preannunciato la convocazione della commissione competente per discutere il testo, prima di arrivare in Aula per il voto conclusivo. Il tutto prima dei 45 giorni “bianchi”, che anticiperanno le elezioni amministrative.

Lì accanto, poi, c’è il tema della concessione del pontile kayak. Tra le idee, c’è quella di è connettere la struttura con il Kayak center di Salcano, coinvolgendo le associazioni sportive e creando così un percorso transfrontaliero. Su questo, l’amministrazione locale sta attendendo gli sviluppi per poter gestire la banchina direttamente. Spostandosi in città, invece, anche l’Auditorium di via Roma e Palazzo Alvarez di via Diaz passeranno sotto la gestione comunale. Per il primo si tratta di un ritorno, dopo una prima esperienza segnata dai costi elevati di gestione.

In questo caso, l’accordo durerà 5 anni. L’ex sede dell’Università di Udine, invece, potrà ospitare servizi comunali spostandoli da altre sedi. C’è poi il discorso sulla Remuda e lo stallone di Piuma, che potrebbe diventare la nuova Stazione forestale, mentre si attende anche una concessione della aree regionali del parco di Campagnuzza. L’accordo, infine, prevede una serie di interventi tra il Centro intermodale passeggeri e l’ospedale. Tutti tasselli che rientrano in quello che Callari ha definito una “cornice”, studiata in vista della Capitale 2025.

“I goriziani potranno riavvicinarsi al loro fiume - ha commentato Ziberna -. L’Isonzo non sarà balneabile ma ci sarà una spiaggia utilizzabile”. Per quasi riguarda la gestione della sala di via Roma, la speranza è che questa possa diventare attrattiva per congressi e vertici, creando una sorta di “turismo” di settore da tutta Italia. Callari ha quindi rimarcato due obiettivi principali: “Da un lato mettere a disposizione del territorio un patrimonio scarsamente utilizzato, dall'altro valorizzare un patrimonio ambientale e di grande valore storico e culturale".

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