Gorizia, oltre 2400 persone aiutate dalla Caritas: le iniziative per Natale

Gorizia, oltre 2400 persone aiutate dalla Caritas: le iniziative per Natale

le attività

Gorizia, oltre 2400 persone aiutate dalla Caritas: le iniziative per Natale

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 16 Nov 2023
Copertina per Gorizia, oltre 2400 persone aiutate dalla Caritas: le iniziative per Natale

Aumentano gli italiani che chiedono aiuto, in particolare per problemi economici. Le attività della diocesi per i bambini verso il Natale.

Condividi
Tempo di lettura

“Gioirono nel vedere la Stella” è lo slogan scelto dalla Caritas diocesana di Gorizia, in collaborazione con l’Ufficio catechistico, per gli eventi che costellano l’Avvento 2023. La frase scelta per accompagnare l’avvicinamento al Natale è un invito a sollevare lo sguardo dai ritmi serrati della quotidianità, dalle situazioni di crisi che si registrano nel mondo e che si riversano sulle nostre giornate attraverso smartphone e tablet per cercare qualcosa che superi l’effimero e che ci ricordi di gioire per le piccole cose.

A guidare le famiglie in questo periodo di preparazione all’arrivo del Redentore sarà il materiale che verrà distribuito nelle chiese di tutta la diocesi già dalla prossima domenica, 19 novembre, anticipando quindi di due settimane l’effettivo inizio dell’Avvento (che cade il 3 dicembre). Alle famiglie verrà consegnato un libretto in italiano o sloveno, una sorta di calendario con la proposta quotidiana di un salmo o un passo tratto dai Libri dei Profeti, seguito dal Vangelo del giorno accompagnato dal suo commento e un invito alla riflessione.

A questi si affiancheranno, la domenica, un pensiero di papa Francesco, una preghiera e la proposta per un “impegno” personale nel nome di parole chiave come donare, servire, attendere, annunciare, testimoniare, essere disponibili e gioire. Sempre domenica ai bambini e ai ragazzi coinvolti nel percorso catechistico verrà invece consegnato un calendario dell’Avvento in forma di pieghevole al cui interno si trovano le istruzioni per condurre la Stella dei Magi fino alla capanna con Gesù Bambino attraverso caselle che, ogni giorno, sveleranno una riflessione, un piccolo impegno personale da portare a termine, un gesto da compiere.

Le attività

Insieme a questo suggestivo calendario i più piccoli saranno anche invitati a un gesto più concreto: la costruzione di un salvadanaio da riempire con delle offerte per aiutare i loro coetanei che si trovano a vivere in una situazione di difficoltà. In particolare, quest’anno il ricavato della raccolta andrà a favore dei bambini ospiti, insieme alle loro mamme, presso la Fondazione “G. Contavalle” di Gorizia che potranno così frequentare tutte quelle attività extra scolastiche che la Fondazione stessa non può sostenere. I salvadanai verranno raccolti durante il convegno “Ragazzi Caritas” che si terrà sabato 20 gennaio alle ore 15.

Si tratta di un evento cui potranno prendere parte anche i ragazzi che non seguono i percorsi di iniziazione cristiana e che saranno invitati a realizzare un lavoretto secondo le istruzioni contenute in un video. La scelta del 19 novembre come data di inizio del percorso d’Avvento non è affatto casuale poiché coincide con la VII Giornata mondiale dei Poveri il cui tema, indicato da Papa Francesco, è “Non distogliere lo sguardo dal povero”. L’impegno della Caritas a favore dei più piccoli e dalla loro formazione extracurricolare va inteso come consapevolezza delle mille sfaccettature della povertà, non ultima quella culturale.

I dati Caritas

Dove mancano le ricorse indispensabili per una vita dignitosa, mancano senza dubbio le possibilità di garantire ai più piccoli una formazione che preveda lo sviluppo di quelle soft skills sempre più importanti nel mondo contemporaneo, acquisibili peraltro molto spesso nelle attività svolte in orario pomeridiano al di fuori delle mura scolastiche. Secondo i dati riportati dal vicedirettore della Caritas diocesana di Gorizia Adalberto Chimera, i venti centri di ascolto e di distribuzione parrocchiali e il centro diocesano del capoluogo isontino nel 2022 hanno dato aiuto a 917 famiglie pari a 2420 persone.

Contrariamente a ciò che molti sono indotti a pensare, il 57,40% di questi sono italiani e la percentuale è nettamente salita dal 2018 a oggi dal momento che quattro anni prima era attestata al 54,82%. I 97 volontari attivi sul territorio diocesano si occupano di accoglienza, sostegno, ascolto, distribuzione di cibo nei quattro empori della Solidarietà e assistono soprattutto donne: il 50% di coloro che si rivolgono alla Caritas sono infatti giovani madri italiane, un dato che testimonia il cambiamento della tipologia di persone bisognose rispetto al passato, quando il “povero” veniva identificato con una persona singola.

Adesso si parla di famiglie, che rispecchiano il 52,45% di coloro che chiedono aiuto, anche in questo caso con un incremento rispetto al 2018 quando i nuclei con minori a carico erano il 46,68%. Un’accelerata in questa preoccupante direzione è venuta dal covid che ha evidentemente contribuito ad accrescere le percentuali di persone che si rivolgono ai centri di ascolto per problematiche economiche (83,86%) e lavorative (36,53%) per disoccupazione o impieghi non dignitosi, comunque non sufficienti a garantire la vita della famiglia e tantomeno l’accesso dei più piccoli ad attività extrascolastiche.

Le iniziative

Tornando alla Giornata mondiale per i poveri, come da tradizione la Caritas diocesana la anticiperà rispetto alla data stabilita: sabato 18 novembre alle 20.30 la chiesa dei Cappuccini ospiterà la “Veglia per i Poveri”, centrata proprio sul tema della povertà educativa e indirizzato non solo agli operatori Caritas e ai volontari del sociale ma anche a docenti, educatori e genitori. Dopo il canto iniziale e l’introduzione dell’arcivescovo Carlo Radaelli la serata sarà scandita in cinque momenti, ognuno dei quali partirà da uno spunto di riflessione diverso.

Il primo, tratto dal Messaggio per la Giornata mondiale dei Poveri, vedrà protagonista Elena Pineschi, psicologa e psicoterapeuta, che introdurrà i presenti al tema della povertà educativa nei giovani, suggerendo anche alcune azioni che la comunità stessa può mettere in atto per arginarla. Successivamente, la “Lettera a una professoressa” di don Milani introdurrà l’intervento di Marco Luciano, docente di Religione cattolica che illustrerà la povertà emotiva nei giovani anche attraverso esempi legati a un progetto che sta attualmente seguendo con alcuni studenti.

Il terzo momento si aprirà con la lettura del Messaggio di San Giovanni Bosco seguito da una testimonianza di don Vincenzo Salerno dei Salesiani di Gorizia sulla solitudine vissuta dai più giovani. Nel quarto momento un volontario della Caritas diocesana parlerà della povertà economica riportando anche alcuni dati dal territorio diocesano, mentre la serata sarà chiusa dalla lettura del Vangelo di Luca e dalle riflessioni finali dell’arcivescovo che, domenica 19, celebrerà la santa messa delle ore 10 nella chiesa dei Cappuccini per pranzare successivamente alla Mensa dei Frati Cappuccini accanto agli ospiti del refettorio.

Un successivo e più leggero momento di festa nel percorso dell’Avvento si avrà nel pomeriggio di martedì 5 dicembre quando, in piazza Transalpina, si terrà l’appuntamento transfrontaliero “Aspettando San Nicolò”, proposto dalla Caritas diocesana insieme a Humanitarno društvo Kid di Nova Gorica e alla Croce Rossa Italiana di Gorizia.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione