Misure anti-covid in Slovenia
Gorizia nuovamente divisa, la Slovenia da oggi chiude i confini

Lubiana impedisce l'ingresso nel Paese se non per motivi di lavoro o sanitari, chiudendo di fatto nuovamente il confine
Gorizia oggi si sveglia di nuovo a metà, almeno ufficialmente. Dopo l’annuncio di venerdì del governo sloveno di aver inserito anche il Friuli Venezia Giulia nella lista rossa dei luoghi ad alto rischio contagio da Covid-19, Lubiana ha chiuso nuovamente il suo confine occidentale. Uno scenario che porta alla mente quanto vissuto quest’ultima primavera e che sembrava essere una misura destinata a rimanere un provvedimento estremo ma limitato a quel momento. Invece, ecco arrivare il secondo atto in questa drammatica vicenda sanitaria.
Lungo il confine, quindi, le autorità slovene hanno disposto quattro punti di controllo, posizionati a Vrtojba-Sant’Andrea, Fernetti, Rabuiese e Pesse. Non sarà comunque impedito l’ingresso e l’uscita dal Paese ai lavoratori transfrontalieri che quotidianamente viaggiano da una parte all’altra del confine, oltre a chi si reca in Slovenia per visitare congiunti, per raggiungere altri Stati o per motivi sanitari e altre situazioni particolari. La decisione del governo guidato da Janez Janša è arrivata dopo un’impennata dei casi nelle ultime settimane, che ha portato a limitazioni sempre più stringenti dapprima all’interno della nazione, per poi arrivare alle regioni più esterne.
L’effetto dell’annuncio fatto all’inizio del weekend ha portato moltissimi italiani a una vera e propria “corsa al carburante”, tanto che per lunghe ore si sono formate code all’ingresso delle principali stazioni di servizio oltre confine. Complice il basso costo di benzina e diesel ancora in vigore in Slovenia, tanto che la prima è scesa sotto la soglia di 1 euro al litro da alcune settimane, questo è stato un fine settimana all’insegna degli acquisti nei vicini centri sloveni. Nel frattempo, già dallo scorso martedì in tutta la Slovenia è in vigore il coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino, con la possibilità di uscire di casa solo se autorizzati per motivi sanitari o lavorativi.
“Purtroppo - ha commentato nei giorni scorsi il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna -, ancora una volta non c'è stato alcun coordinamento fra i due governi e le comunità locali si ritrovano a subire, da un momento all'altro, decisioni calate dall’alto”. In ogni caso, non assisteremo ai new jersey al posto dei vecchi posti di blocco, né ci saranno forze dell’ordine a presidiare i confini. Inoltre, se in possesso di un test negativo al SARS-CoV-2, l’accesso sarà comunque consentito. La decisioni di Lubiana è stata unilaterale, per far fronte a una situazione sanitaria che ha visto emergere oltre 1.600 casi positivi solo nella giornata di sabato, di cui 508 ricoverate negli ospedali. 71 sono in terapia intensiva.
Nella fotogallery: le molte automobili italiane che per tutto il fine settimana si sono recate presso le stazioni di servizio nei pressi di Gorizia.





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