la presentazione
L'edizione speciale di Sconfinare, il giornale dei ragazzi unisce il confine a Gorizia
Annunciata un’edizione speciale della versione cartacea realizzata in più lingue, con il coinvolgimento delle Università di Udine e Nova Gorica.
Un regalo alla Capitale europea della Cultura da parte della redazione di “Sconfinare”, il giornale degli studenti del corso di Scienze internazionali e diplomatiche di Gorizia: un’edizione speciale della versione cartacea realizzata in più lingue, con il coinvolgimento delle Università di Udine e Nova Gorica. Questa l’idea emersa ieri sera al Trgovski dom a margine della presentazione del 58esimo numero della pubblicazione, condotta dai caporedattori Marco Bertolini, Aldo d’Orso e Francesco Sitta.
Già ufficializzati i contatti con l'ateneo d’oltreconfine, con il coinvolgimento in particolare della facoltà di Scienze politiche e sociali ma anche di quelle di ambito più prettamente artistico, così come con il Gec, individuato dagli studenti goriziani come possibile sostenitore del progetto a fianco dell’Università di Trieste e del Comune. L’idea della redazione che fa capo al Sid è quella di creare una versione cartacea del giornale che, in occasione del 2025, sia più corposa e realizzata con articoli tradotti in inglese, sloveno e serbo.
A produrla, oltre alla “storica” redazione, verranno dunque chiamati sia i colleghi di Nova Gorica sia quelli di Architettura ma anche gli studenti del Dams e di Relazione pubbliche, realtà che fanno riferimento all’Università di Udine. Vari gli argomenti che vi verranno trattati a differenza dell’edizione presentata e diffusa ieri sera che segue come unico filo conduttore il tema dello sfruttamento, declinato nei nove articoli che si rincorrono sul giornale secondo sfaccettature che seguono gli interessi personali dei singoli autori.
All’editoriale scritto a sei mani dai caporedattori segue “Il valore dietro lo sconvolgente gesto di Jan Palach” di Marco Bertolini, colpito dall’irreversibilità del suicidio fra le fiamme di questo coetaneo rimasto deluso dall’affievolirsi delle speranze di libertà che aveva inizialmente suscitato nel 1968 la Primavera di Praga. “La tragedia degli esuli e dei perseguitati politici” è l’argomento dell’intervento di Andreas Mario Albarosa, aperto dalle parole di un esule d’eccellenza, il poeta Ugo Foscolo, cui segue “Una preziosa eredità, 30 anni dopo” di Elena Sofia Brandi e Micol Mercato, riflessione quantomai attuale sulla libertà di stampa ed espressione.
Emma Bernardi è l’autrice di “La Liberazione costata la vita”, dedicato al capo brigata della Resistenza veneta Masaccio seguito da “Per il futuro delle donne afghane” di Antonia Buongiorno in cui uno spazio particolare è dedicato alle difficoltà in ambito sanitario, in un Paese in cui le donne tendono a farsi curare solo da dottoresse che però sono sempre di meno. Rifugi sovraffollati, senza acqua e senza le accortezze necessarie in periodi delicati come quello del ciclo mestruale sono uno degli argomenti su cui si sofferma Anna Pascolo in “La vita delle donne a Gaza”.
Matteo Mazzaro si concentra su “Lo spettro della leva europea”, sacrificio spesso richiesto ai giovani per il bene della Patria. Frida Turco propone invece una riflessione su “Sacrifice zone: come l’uomo danneggia l’ambiente e l’umanità stessa” costringendo il pianeta a un sacrificio che va a ledere diritti universali come la giustizia sociale e il diritto alla salute, mentre a chiudere il numero 58 di “Sconfinare” è “Il sistema di credito sociale in Cina” di Anna Marangon, un sistema coercitivo di mantenimento dell’ordine sociale attuato attraverso il controllo di imprese e individui.
A salutare la nuova edizione del giornale universitario, di cui viene costantemente aggiornata la versione on-line, la vicesindaco Chiara Ester Gatta che ha ricordato la disponibilità degli spazi aggregativi del Punto Giovani per le iniziative dei giovani universitari, esprimendo nel contempo soddisfazione per l’esistenza di un «laboratorio della comunicazione» come quello degli studenti del Sid proprio nella città che ha dato i natali a Carolina Luzzatto, prima donna italiana a dirigere un quotidiano.
Il compiacimento per il livello di approfondimento rappresentato dagli articoli di “Sconfinare” è stato condiviso dal prefetto Raffaele Ricciardi, che ha dimostrato di apprezzare l’attenzione dei ragazzi verso tematiche apparentemente scontate ma in realtà messe recentemente in discussione come la libertà degli organi di stampa.
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