Gorizia e Nova Gorica alla fiera di Francoforte, testimone all'Italia

Gorizia e Nova Gorica alla fiera di Francoforte, testimone all'Italia

la cerimonia

Gorizia e Nova Gorica alla fiera di Francoforte, testimone all'Italia

Di T.D. • Pubblicato il 22 Ott 2023
Copertina per Gorizia e Nova Gorica alla fiera di Francoforte, testimone all'Italia

L'appuntamento con la fiera del libro di Francoforte precederà di pochi mesi la data dell'inaugurazione di GO!2025, oggi la consegna del testimone.

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Sono state Nova Gorica e Gorizia a consegnare all'Italia il testimone come ospite d'onore alla Fiera del libro di Francoforte. Questo pomeriggio, le due città sono state accolta al più grande evento letterario del mondo, dov'è la Slovenia a essere ospite per l'edizione 2023. L'anno prossimo, invece, sarà la volta della Penisola, dando modo di promuovere con continuità l'appuntamento della Capitale europea della cultura 2025. Insieme ai sindaci Samo Turel e Rodolfo Ziberna, c'erano anche il vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Mauro Anzil.

I tre hanno quindi incontrato sul palco Mauro Mazza, commissario straordinario per la Fiera del libro di Francoforte, che ha dedicato parte del suo discorso alle due città: "Terremo viva questa attenza dell'evento del 2025 con le due città ma una sola, unica capitale della cultura" è la promessa. "Abbiamo compreso - ha rimarcato Anzil - quanto importante sia questa vetrina internazionale per promuovere la cultura della nostra regione ed in particolare per accendere un faro su Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura. GO!2025 sarà protagonista all'interno del padiglione dedicato all'Italia che nel 2024 sarà il Paese ospite d'onore".

Una cerimonia che è diventata simbolo di G0!2025 in quanto proprio la Capitale europea della Cultura sarà a sua volta protagonista di uno degli spazi dell'agorà con cui l'Italia si presenterà alla kermesse tedesca. "Il confine - ha detto Anzil a Francoforte - diventerà il simbolo della presenza del Friuli Venezia Giulia e di Gorizia alla fiera. Un confine che la cultura e la nostra storia hanno dimostrato di poter abbattere facendone un'opportunità di sviluppo. Purtroppo il tema delle divisioni in questo momento storico si sta rivelando di triste attualità e credo che la testimonianza del Friuli Venezia Giulia e in particolare di Gorizia potrà aiutare a una riflessione".

Ziberna, nel ringraziare il governo nazionale e quello regionale per l'opportunità offerta a Gorizia e Nova Gorica, ha evidenziato come media e stakeholder di tutto il mondo hanno avuto l'occasione per venire a conoscenza di una storia particolare, che è divenuta testimonianza in Europa e nel mondo, la cui conoscenza intendiamo aumentare nel corso dell'anno ed in occasione dell'edizione 2024 della Fiera del Libro. L'omologo Turel ha rilevato come la storia di Nova Gorica e Gorizia sia un grande collante tra due Paesi, due territori che vogliono e possono crescere insieme a beneficio di tutto il territorio.

La cerimonia di passaggio tra Slovenia e Italia si è aperta con un video messaggio della scrittrice Ilaria Tuti (che ha dialogato con il triestino Dušan Jelinčič) che ha ricordato come il Friuli Venezia Giulia sia terra di confine e di incontro dalla cui storia è possibile superare l'odio e aprirsi alla vita, in un momento storico in cui l'incontro tra popolazioni si oppone alle guerre. Sulle stesse corde l'intervento di Mazza che ha parlato di continuità nel passaggio dalla Slovenia all'Italia proprio nel segno di G0!2025 e ha lanciato il tema delle "memorie rispettate" quale compito della cultura nella costruzione di pace.

A Francoforte c'era anche la direttrice del Gect Go, Romina Kocina, e Katja Stergar, direttrice dell'Agenzia pubblica del libro sloveno. L'appuntamento con la fiera del libro di Francoforte precederà di pochi mesi la data dell'inaugurazione di GO!2025, l'8 febbraio 2025. Una data simbolica che unisce i due Paesi perché rappresenta l'anniversario della scomparsa del grande poeta sloveno France Preseren, che ha firmato l'inno nazionale, e l'anniversario della nascita di Giuseppe Ungaretti, che conobbe il confine italo-sloveno durante la prima Guerra mondiale come soldato e qui scrisse alcuni dei suoi più famosi versi.

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