Gorizia, nuovi professionisti green con il master in Economia circolare

Gorizia, nuovi professionisti green con il master in Economia circolare

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Gorizia, nuovi professionisti green con il master in Economia circolare

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 18 Gen 2023
Copertina per Gorizia, nuovi professionisti green con il master in Economia circolare

Trenta posti disponibili, collaborazione tra Units e Uniud. Scoccimarro: «Supera l'ambientalismo ideologico».

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Un’idea nata prima della pandemia: gestazione lunga, anche per le difficoltà richieste dal superamento degli ostacoli burocratici che vengono a crearsi quando si vogliono accordare diversi enti. E così, dopo un anno e mezzo di lavoro, è stato presentato questa mattina a Gorizia, in sala Dora Bassi, il nuovo master interateneo di I livello in “Economia circolare. Ciclo integrato dei rifiuti”. Le sedi locali delle università di Trieste e Udine ospiteranno le lezioni frontali: in 320 ore di attività didattiche da svolgersi parte in presenza e parte online, per permetterne la frequenza anche a studenti lavoratori.

Il tutto è frutto della cooperazione degli atenei friulano e giulano, sviluppato in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia, Consorzio per lo sviluppo del polo universitario e varie aziende operanti nel settore della gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani: AcegasApsAmga, Bioman, Calcina iniziative ambientali, Friul Julia appalti, Gea, Isontina Ambiente e Snua. Il master prende avvio proprio da una forte sollecitazione delle aziende, sollecitazione prontamente colta da Gorizia che - come ha sottolineato il sindaco Rodolfo Ziberna - viene quindi a configurarsi come una cerniera accademica nell’ambito della formazione.

"L’ambito green rientra nei punti del bid book della Capitale Europea su cui dobbiamo assolutamente porre il focus", ha proseguito il primo cittadino, che ha quindi lanciato in diretta la sfida di una versione transfrontaliera delle prossime edizioni, subito ben accolta dai presenti. "Questo corso - ha sottolineato il direttore del master Antonio Massarutto dell’Università di Udine - si differenzia dai molti che pure esistono in Italia, per la capacità di unire l’aspetto giuridico a quello economico ed ecologico per poter guardare al mondo dei rifiuti nell’ottica di un’economia circolare, dove cioè il rifiuto stesso viene reinserito nel processo produttivo".

Sull’aspetto innovativo del corso si sono soffermati anche Gianluigi Gallenti, delegato per la Sostenibilità dell’Università di Trieste e coordinatore del master, Rocco Lobianco, referente per i master all’ateneo friulano e l’assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro che ha parlato del corso come di uno dei tasselli dell’attuale rivoluzione culturale in campo ambientale. "Il concetto di rifiuto come materiale da recuperare - così Scoccimarro - supera l'ambientalismo ideologico estremo che ha paralizzato il Paese negli ultimi 10 anni".

Trenta i posti disponibili, con le domande che si potranno presentare esclusivamente online entro le 12 del 6 marzo 2023, accedendo alla piattaforma dedicata. Sarà possibile anche iscriversi ai singoli moduli didattici del corso che spaziano dall’Economia aziendale all’Analisi e valutazione dei rischi connessi alla gestione dei rifiuti. Numerose le attività di stage e project work previste, con lezioni che saranno tenute non solo da docenti universitari ma anche da esperti già operanti nel settore.

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