Moretti critica acquisto ex Banca d'Italia a Gorizia: «Prima recupero ex Stella Matutina»

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Moretti critica acquisto ex Banca d'Italia a Gorizia: «Prima recupero ex Stella Matutina»

Di Redazione • Pubblicato il 01 Set 2024
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Il consigliere regionale critica l'investimento della Regione e i ritardi dei cantieri in città, esortando a concludere prima quello dell'ex Stella Matutina.

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Il consigliere regionale del Partito democratico Diego Moretti torna a puntare il dito verso i cantieri in corso a Gorizia, dopo che la Regione ha espresso la volontà di acquistare l'ex sede della Banca d'Italia di via Codelli (nella foto). L'immobile dovrà infatti accogliere i dipendenti della futura, ristabilita Provincia ma per il dem bisognerebbe concentrarsi sul recupero dell'ex cinema della Stella Matutina, situato in pieno centro città, invece di destinare fondi all'acquisto dell'altra struttura.

Secondo Moretti, l'ordine del giorno proposto dal consigliere Diego Bernardis (Fedriga presidente), che prevede l'intervento di recupero per l'immobile dell'Università di Udine in via Nizza, risponde a una necessità impellente della città: contrastare una situazione di degrado urbano che affligge il centro. L'ex sala rappresenta infatti un'opportunità di rilancio per l'area, e il suo recupero potrebbe avere un impatto positivo sulla vivibilità e l'attrattiva di Gorizia. Moretti ha quindi sollevato dubbi riguardo alla decisione della Regione di destinare 1,5 milioni di euro per l'acquisto dell'ex Banca d'Italia.

«Fino al 2016 - ha ricordato l'esponente del centrosinistra - gli spazi del palazzo di corso Italia e della Villa Olivo erano sufficienti per il personale provinciale. Non è chiaro, quindi, il motivo di questa nuova acquisizione, soprattutto in assenza di dettagli specifici sulle funzioni e competenze della futura Provincia». Oltre alle preoccupazioni relative alla gestione degli spazi e delle risorse, ha evidenziato ritardi nei lavori di infrastruttura a Gorizia, come la demolizione del viadotto Ragazzi del ’99 e la sistemazione di corso Italia. Nonostante i progetti siano già stati finanziati, i lavori sono slittati al 2026 per la concomitante Capitale europea della cultura.

L’approvazione della Legge regionale di Assestamento ha visto l'impiego di una cifra senza precedenti, 1,4 miliardi di euro, e Moretti invita la Regione e il Comune a riflettere sulle reali priorità per la città. In conclusione, il dm appoggia l'iniziativa del collega Bernardis e ribadisce che l'interesse prioritario per Gorizia è la riqualificazione di spazi urbani abbandonati e non necessari investimenti in altre strutture: Perché «arricchire la Banca d'Italia quando possiamo investire nel futuro della nostra città?» ha chiesto in conclusione il consigliere regionale.

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