lo stanziamento
Gorizia, la Fondazione Carigo aumenta i fondi ai progetti con 5 milioni di euro

Annunciati nuovi passi per il progetto Carigo Green, per lo sviluppo del territorio stanziati quasi 2,6 milioni. Bergamin: «Cultura elemento chiave».
Sono pari a 5 milioni di euro le risorse che la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia investirà nel 2024 a vantaggio della comunità. Questo è quello che emerge dal Documento programmatico previsionale per il 2024, che il consiglio di amministrazione dell'ente ha recentemente approvato. Una cifra che evidenzia un netto aumento rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2023 e che si inserisce nel piano triennale presentato l’anno scorso in questo stesso periodo dell’anno.
Un piano triennale che guarda alla Capitale europea della Cultura, come spiega il presidente di Fondazione Carigo Alberto Bergamin: “In vista del fondamentale appuntamento del 2025 e considerati i crescenti bisogni della comunità, la Fondazione ha deciso di fare uno sforzo straordinario, aumentando in misura considerevole, rispetto agli anni passati, le risorse che saranno impiegate per lo sviluppo del territorio, con particolare riferimento a tre macro obiettivi: formazione del capitale umano, cui saranno destinati 1,15 milioni di euro, benessere e sostenibilità sociale, cui andranno 1,27 milioni di euro, sviluppo del territorio in chiave integrata e sostenibile, con 2,58 milioni di euro”.
“Supporteremo progetti innovativi – continua Bergamin - sostenibili e con impatti positivi sulla comunità, che valorizzino il patrimonio culturale e paesaggistico, stimolando l'attrattività turistica e incoraggiando l'imprenditorialità giovanile. La cultura è e resterà un elemento chiave per il nostro sviluppo economico. Vogliamo promuovere iniziative che favoriscano lo sviluppo sociale ed economico in modo equo e inclusivo”. Continuerà inoltre lo sviluppo di progetti già avviati, come quello di Carigo Green con i suoi Point e dello Smart Space, che la Fondazione si impegna a far evolvere in modo concreto anche nel 2024.
“Tra i principali interventi previsti nel 2024 - spiega il direttore generale Rossella Digiusto - vi è lo sviluppo e l’allestimento all’interno dello Smart Space di una serie di percorsi espositivi digitali che proporranno una narrazione della storia di Gorizia e del territorio attraversando 1000 anni suddivisi in quattro epoche: quella medievale (1001-1500), la Contea asburgica (1500-1790), il periodo 1790-1914 e infine i decenni dalla Grande Guerra al nuovo secolo (1914-2007), così da offrire ai visitatori una visione complessiva della storia locale e del significato del confine".
Le esposizioni si alterneranno nei diversi giorni della settimana e ogni percorso sarà connesso a un itinerario narrativo cittadino che si svilupperà tra le vie di Gorizia e oltreconfine. Queste esperienze di Digital storytelling potranno essere organizzate e gestite attraverso una app dedicata al progetto che consentirà la fruizione sia in modalità individuale sia di gruppo.
“Verrà inoltre inaugurato nel 2024 anche il Museo della Bonifica all’Idrovora Sacchetti a Staranzano – riprende Digiusto – realizzato grazie alla collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e del sostegno di Intesa Sanpaolo. Un nuovo tassello del progetto Carigo Green che valorizza l’impianto e il suo edificio tramite l’allestimento di un’esperienza museale digitale dedicata all’evoluzione tecnica e alla trasformazione ambientale del territorio circostante, sensibilizzando anche sui temi della sostenibilità e più specificatamente sull’argomento “acqua”.
Tra le altre novità, due nuovi Carigo Green Point vedranno la luce sul territorio: il primo sarà installato sul Collio, a Fondazione Villa Russiz dove sarà raccontata la storia di questo luogo e dei personaggi che hanno saputo dare vita al progetto sociale ed economico che oggi conosciamo. Il secondo, a Grado, ripercorrerà lo sviluppo e l'importanza dell'isola e del territorio circostante integrando anche due percorsi di Digital Storytelling.
“I giovani, la loro formazione e l’inclusione sociale restano inoltre al centro dell’azione della Fondazione – conclude Digiusto - A conferma di ciò, anche nel 2024, verranno riproposte le modalità introdotte quest’anno per i bandi a sostegno dei centri estivi e delle attività sportive giovanili, che prevedono l’abbattimento delle quote di iscrizione per bambini e ragazzi provenienti da famiglie a bassa soglia di reddito. Questa nuova modalità di azione testimonia la volontà della Fondazione di sperimentare soluzioni sempre più efficaci e concrete, che pongano al centro le persone e i loro bisogni”.
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