Gorizia mette a nuovo la stazione dei bus, progetto da 2,2 milioni per Go!2025

Gorizia mette a nuovo la stazione dei bus, progetto da 2,2 milioni per Go!2025

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Gorizia mette a nuovo la stazione dei bus, progetto da 2,2 milioni per Go!2025

Di T.D. • Pubblicato il 06 Giu 2023
Copertina per Gorizia mette a nuovo la stazione dei bus, progetto da 2,2 milioni per Go!2025

La Regione ha stanziato 1,8 milioni di euro, l'intervento complessivo supera i 3 milioni. Ultimazione del cantiere alla fine del 2024.

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Prende forma il progetto di un rinnovato polo intermodale tra corriere e treni a Gorizia. Il progetto, dal valore complessivo di 3,2 milioni di euro, è al centro della delibera approvata oggi dalla giunta Ziberna, che prevede l’integrazione all’istanza di finanziamento precedentemente avviata in merito all’intervento. Un atto che punta principalmente a completare la riorganizzazione funzionale dell’area con tutti i servizi previsti, con ristrutturazione e ampliamento degli spazi per ospitare il capolinea di pullman e bus, collegato al piazzale della stazione ferroviaria.

L’opera, importante in previsione di Go! 2025, punta a prepararsi in vista della crescita dei visitatori e dei turisti nel territorio. A coprire 1,8 milioni di euro sarà la Regione (destinati all'area bus), Rfi metterà 1,4 milioni sulla stazione dei treni: solo i costi dell'intervento al terminal bus ammontano a 860mila euro, a fronte di 580mila euro per le pensiline metalliche e quasi 380mila euro tra spese tecniche e generali. Entrando nel merito dell’intervento, si prevede la realizzazione di un terminal bus per il trasporto pubblico extraurbano, che tenga conto del maggior affollamento del traffico dei mezzi pubblici.

La stessa delibera, infatti, riporta come "la necessità di addivenire ad un aggiornamento del progetto al Piano di trasporto pubblico locale per il Centro intermodale di primo livello di Gorizia, volendo garantire degli standard alti, tra cui detto impianto di videosorveglianza integrato a quello già in possesso al Comune di Gorizia e dotando il nuovo terminal bus di monitor a messaggio variabile". Focus quindi sui servizi Apt, in particolare nell’area che partendo dal piazzale Martiri della Libertà d’Italia arriva fino a via Duca D’Aosta.

Questo servizio sarà ovviamente connesso nell’ottica di un collegamento intermodale alla stazione e allo scalo ferroviario, anche con un occhio alla messa in sicurezza dei percorsi pedonali. “Gorizia - spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti - è stata individuata dalla Regione come Centro di interscambio modale regionale, poiché costituisce un nodo di primaria importanza nella strutturazione della rete della mobilità, non tanto per la dimensione delle strutture, quanto per il ruolo che svolge per l’interscambio tra le diverse modalità di trasporto, compresa quelle ciclabile e del trasporto privato”.

“Si tratta, infatti, di un intervento strategico per la mobilità cittadina, regionale e transfrontaliera. L’iniziativa risulta ancor più rilevante vista nell’ottica della Capitale della cultura, occasione in cui la rinnovata infrastruttura potrà fornire servizi moderni, accessibili e integrati che consentiranno di visitare agevolmente il territorio. Non dimentichiamo il notevole valore aggiunto per i nostri cittadini in termini di qualità della vita”, prosegue l’esponente della giunta Ziberna. E conclude: “L’intervento consentirà a Gorizia di avere un asse intermodale di connessione tra stazione e scalo ferroviario con messa in sicurezza dei percorsi pedonali".

Il tutto "con accessibilità per persone con disabilità, valorizzazione del piazzale Martiri della Libertà d’Italia e della sua area monumentale, la creazione di un’isola Kiss&Ride per le soste brevi, l’aumento delle aree verdi e degli arredi urbani, la realizzazione di una velostazione, la previsione di posti auto Prm (Passeggeri ridotta mobilità, ndr) in prossimità dell’atrio nonché di posti per motocicli”. I lavori, una volta avviati e che prevedono anche l'eliminazione delle barriere architettoniche, dovrebbero essere conclusi a marzo 2025 con gli ultimi collaudi e rendicontazioni.

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