SOLIDARIETÀ
Da Gorizia un messaggio di solidarietà per Haiti

Domenica 9 marzo al Pastor Angelicus l'associazione 'Pane condiviso' racconterà in un incontro pubblico i propri progetti a favore dei bambini dell'isola.
Conoscere un Paese per aiutarlo. Contribuire all’educazione e alla crescita dei giovani nella loro terra o, quando non sia possibile, adottandoli. Questi gli scopi degli aiuti umani ed economici in cui è impegnata ad Haiti e in Perù, da oltre quarant’anni, l’associazione Pane condiviso. Ogni anno i membri del sodalizio si ritrovano per fare il punto della situazione e soprattutto per cercare nuove persone interessate a dare un aiuto. E, quest’anno, l’incontro – aperto a tutta la cittadinanza - si terrà per la prima volta a Gorizia.
Domenica 9 marzo il Duomo di Gorizia ospiterà così la giornata intitolata “Haiti: passato, presente… prospettive?”. La giornata comincerà alle 11 con il ritrovo presso la chiesa Cattedrale dove, alle 11.30, don Nicola Ban officerà la Messa. Alle 13 il Pastor Angelicus ospiterà il pranzo al sacco condiviso e, alle 15, la presidente dell’associazione Mary Ivana Agosto parlerà della storia dell’isola, delle situazioni che vi si possono trovare e delle curiosità proiettando anche alcuni filmati.
“Pane condiviso” è nata a Pasian di Prato da un gruppo di amici che, venuti a conoscenza della realtà in cui vivevano due missionarie friulane e avendo visto personalmente la situazione di stenti e miserie che condividevano con la gente di Haiti e del Perù, decidono di formare l’associazione.
L’idea è stata da subito quella di aiutare i bambini che, nel caso di Haiti, grazie alle comunità delle suore salesiane attive nell’isola, hanno una possibilità di riscatto dalla povertà materiale ed educativa. Numerosi i centri aperti con le donazioni raccolte, in ognuno dei quali sono presenti una scuola e un centro medico.
Nelle scuole le bambine vengono accolte non solo per studiare ma anche per avere un riparo e del cibo durante il giorno e, nel caso siano orfane, vengono ospitate nel dormitorio per essere salvate dalla strada. Il tutto tramite un rapporto il più possibile diretto in grado di eliminare le distanze e rendere la solidarietà più vicina.
Sostegni a distanza, donazioni, beneficenza e interventi di volontariato sono le azioni promosse dall’associazione che si prefigge gli obiettivi di dare a ogni bambino solo una famiglia adottiva, a ogni persona ammalata una cura, a ogni famiglia senza tetto la possibilità di costruire una semplice casetta. Per i più giovani, “Pane condiviso” affianca ogni ragazzo che voglia rendersi utile al suo Paese, per realizzarsi e per realizzare progetti per la comunità e, nel contempo, si adopera affinchè ogni persona povera abbia almeno un pasto al giorno.
Foto pexels
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